Quanto costa tenere aperto un libretto postale? A quali spese si incontro nella misura in cui si decide di conservare i propri risparmi su tale prodotto finanziario? In questo articolo i nostri esperti di Diritto e Fisco vi spiegano quali spese dovrete mettere in conto. Ecco quanto costa aprire un libretto di risparmio postale per il deposito di denaro e quali spese si devono affrontare durante l’arco dell’anno.
Perché si sceglie il libretto postale
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La scelta di depositare i proprio risparmi sul libretto postale è una prassi assai consolidata tra molti contribuenti che desiderano avere un salvadanaio sicuro. Il libretto di risparmio postale ha una storia piuttosto lunga e consolidata e, negli ultimi tempi, si è evoluto per far fronte alle esigenze dell’utenza. A tal riguardo, infatti, Poste Italiane offre al risparmiatore 3 differenti soluzioni: il Libretto Ordinario, il Libretto Smart online e il Libretto per minori. Prima però della possibile apertura non è raro che il risparmiatore faccia qual calcolo sulla convenienza del prodotto. Ecco che allora si pone lecita la domanda: quanto costa tenere aperto un libretto postale? Quale spesa si affronta ogni anno?
Che tipi di costi annuali si associano al libretto postale?
In generale, possiamo tracciare una linea sui costi che riguarda quelli di apertura e quelli per la gestione annuale del prodotto finanziario.
Per quanto riguarda l’apertura del Libretto di risparmio, quest’ultimo non prevede costi, quindi l’apertura è totalmente gratuita. I costi di gestione, invece, variano in base alla giacenza media ivi presente. Difatti, l’unica spesa che il risparmiatore deve eventualmente affrontare per il libretto postale è la classica imposta di bollo. Si tratta di un’imposta che vale anche per i conti correnti e per altri soluzioni di risparmio e deposito di denaro. Questo è quanto specifica la circolare 15E del 10 maggio 2013 dell’Agenzia delle Entrate.
L’imposta di bollo si applica soltanto quando sul libretto postale è presente una giacenza media superiore a € 5.000,00. In tal caso, il contribuente dovrebbe pagare una quota annuale di € 34,20 per assolvere agli obblighi dell’imposta di bollo. Nel caso in cui la giacenza media risulti inferiore ai cinquemila euro, allora il balzello dell’imposta di bollo non si paga.
Per sapere, invece, quanti soldi si possono prelevare dal libretto postale, è possibile consultare la pagina qui.