Perché qui le case costano meno e questi sono i migliori mutui su cui puntare per i prossimi mesi

Perché qui le case costano meno

Il mercato immobiliare in Italia sembra vivere una nuova giovinezza. I prezzi delle case hanno iniziato a correre nuovamente dopo la pandemia, ma non di tutte. In particolari zone le case costano meno. Quanto durerà la corsa del mattone? Scopriamo cosa spinge i prezzi e se questa fiammata può durare.

Il mercato immobiliare italiano dopo anni di stagnazione sembra ripartito. Dopo la pandemia le compravendite delle case sono risalite e i prezzi sono tornati a correre, anche se non per tutti gli immobili. Sono soprattutto 2 i fattori che stanno spingendo in alto i valori delle case, ma solo di quelle nuove e che si trovano nei grandi centri urbani. Il motivo è legato all’inflazione e alla grande liquidità monetaria delle famiglie italiane.

Quali sono le case che salgono di prezzo e perché

La domanda dell’ultimo anno si sta concentrando sulle case nuove dei grandi centri urbani. I dati dell’ISTAT fotografano un mercato immobiliare a due facce. Oggi i prezzi del nuovo sono superiori di oltre il 15% rispetto al 2010. Invece i prezzi delle abitazioni esistenti sono mediamente inferiori del 15% rispetto ai prezzi del 2010.

La domanda e l’inflazione spingono il prezzo del nuovo in un meccanismo vizioso. Infatti l’inflazione fa lievitare i costi delle materie prime e quindi fa alzare il valore finale dell’immobile nuovo. L’aumento del costo della vita induce chi ha della disponibilità a investire sul mattone, invece che su strumenti d’investimento finanziario come titoli di Stato. L’obiettivo è proteggere il capitale nella speranza che il valore della casa aumenti. Chi investe, punta sul nuovo e su abitazioni nei grandi centri urbani, perché qui la forte domanda le rende più facilmente locabili.

Chi investe, punta sul nuovo e su abitazioni nei grandi centri urbani

Chi investe, punta sul nuovo e su abitazioni nei grandi centri urbani-proiezionidiborsa.it

Perché qui le case costano meno e quelle usate non aumentano di valore

Allontanandosi dai grandi centri urbani, specialmente del Nord, il valore degli immobili cala perché la domanda di abitazioni è minore. Ecco perché qui le case costano meno. Il valore del nuovo nelle piccole città o nelle zone lontane dai centri urbani, è più basso.

L’andamento decennale dei prezzi degli immobili fotografato dall’ISTAT, ci mostra una chiara illusione ottica. Negli ultimi 10 anni i prezzi degli immobili usati non sono aumentati di valore. I prezzi di un immobile usato oggi sono più bassi di quasi il 15% rispetto a 12 anni fa. Quindi chi compra oggi il nuovo rischia di non riprendere gli stessi soldi tra 10 anni.

I prezzi delle case nei prossimi mesi potrebbero calare anche per un altro motivo

L’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse, sono due bombe ad orologeria per il mercato immobiliare. I tassi di interesse sui mutui sono letteralmente esplosi rispetto ad un anno fa. Banca d’Italia ha calcolato che ad ottobre il TAEG medio dei mutui era al 3,2%, a settembre era del 2,6%. Oggi i migliori mutui a tasso fisso hanno un TAEG attorno al 3,1%. Invece, alcuni mutui a tasso variabile hanno un TAEG appena inferiore al 3,0%.

L’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse

L’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse-proiezionidiborsa.it

L’aumento dei tassi sui mutui potrebbe scoraggiare molti di coloro che hanno intenzione di comprare casa. Secondo Nomisma nel 2022 le erogazioni complessive di finanziamenti ipotecari saranno attorno ai 47 miliardi contro i 53,4 miliardi dello scorso anno. Il calo potrebbe continuare anche nel 2023. Con inevitabili ripercussioni negative sull’andamento del mercato dell’usato.

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