Palantir è il titolo da comprare questa settimana? Il crollo, l’opportunità da cogliere al volo e le ‘minacce’ della Silicon Valley

Palantir è il titolo da comprare questa settimana? Il crollo, l'opportunità da cogliere al volo e le 'minacce' della Silicon Valley

Dopo la diffusione dei dati trimestrali, il titolo Palantir è crollato del 9%; molti sostengono che questo sia il momento perfetto per acquistare. Ma c’è un lato oscuro che rischia di spezzare i sogni del miliardario Alex Karp.

Palantir, specializzata in tecnologie AI ma anche in diagnostica e strumenti per la Difesa, ha vissuto alta volatilità come altri titoli tecnologici a causa dei Dazi di Trump, ma nonostante ciò ha alzato le previsioni del fatturato per il 2025 di oltre 2 miliardi di dollari. La “delusione” degli investitori per i risultati prodotti, dunque, potrebbe essere solamente momentanea, ed ecco i motivi per cui gli analisti ritengono Palantir un’azienda da tenere attentamente d’occhio.

Tutti i numeri di Palantir, il titolo trend del momento

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La velocità con cui la tecnologia sta rivoluzionando sempre più settori ha travolto anche Palantir, e ciò si evince proprio da una dichiarazione del suo CEO, Alex Karp, che in una lettera agli azionisti ha ricordato:

Crediamo che i nostri risultati siano indicativi di una rivoluzione che sta investendo la nostra attività e il nostro settore con un’ascesa dell’azienda senza precedenti

L’azienda ha altresì dichiarato di essere stata praticamente “travolta” dalla crescente domanda di modelli linguistici di ultima generazione, e i dati diffusi parlano chiaro:

  • i ricavi commerciali sono cresciuti del 71% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 255 milioni di dollari
  • le vendite del segmento governativo sono aumentate del 45%, raggiungendo i 373 milioni di dollari.
  • Palantir prevede che i ricavi commerciali negli Stati Uniti supereranno 1,178 miliardi di dollari nel 2025
  • la capitalizzazione di Palantir (oggi oltre i 300 miliardi di dollari) è quasi al pari di quella di Bank of America, vale più di Disney ed è cresciuta di oltre 10 volte solamente nell’arco di 2 anni.

Guardando nel medio periodo, c’è da ricordare che il titolo Palantir Technologies (NASDAQ: PLTR) è stato uno dei pochissimi che ha resistito al crollo degli asset tecnologici, offrendo anzi una performance del +65% solamente quest’anno. Palantir è anche la società che ha vantato le migliori performance dell’indice tecnologico S&P500, nel 2024. Non dobbiamo dimenticare che la società ha clienti di altissimo livello, in primis le Forze di Difesa Israeliane, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e decine di grandi aziende nel settore sicurezza, controllo dati e healtcare (sanità predittiva).

Il pericolo per Palantir è dietro l’angolo: la “ribellione” di Silicon Valley – e non solo

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Una marcia di protesta contro il coinvolgimento di Palantir nel Servizio Sanitario Nazionale. Leeds, Regno Unito.

Dai numeri sopra citati si evince che Palantir è un’azienda che sta facendo una scalata memorabile, ed è dunque lecito immaginare ulteriore successo negli anni a venire, grazie all’utilizzo sempre più massiccio dell’IA. Ma ci sono alcuni aspetti “oscuri” di cui gli investitori dovrebbero essere a conoscenza.

Da quando Trump si è insediato alla Casa Bianca, le Bigh Tech hanno subito “chinato il capo”, mettendosi al servizio del Tycoon. Ma una piccola parte di attori coinvolti sta iniziando ad avere dubbi sull’aspetto etico dell’utilizzo di questa imponente tecnologia. Ad esempio, recentemente un piccolo gruppo di ex dipendenti di Palantir ha scritto una lettera proprio al presidente degli Stati Uniti, condannando gli obiettivi dell’Amministrazione circa il controllo dei migranti. In particolare hanno criticato aspramente l’accordo (da 30 ilioni di dollari) tra Palantir e l’Immigration and Customs Enforcement sulla fornitura di tecnologia volta a dare “visibilità quasi in tempo reale” sui movimenti dei migranti negli Stati Uniti.

Come viene riportato nella lettera, anche pubblicata su una piattaforma opensource, alcuni sostengono che siamo di fronte ad un pericolo imminente, ovvero la Democrazia contro Big Data. “la leadership di Palantir ha abbandonato i suoi ideali fondanti“, hanno dichiarato i firmatari della lettera (tra cui ex ingegneri informatici, dirigenti e un dipendente che lavorava nel team per la privacy e le libertà civili dell’azienda) ricordando come la società fosse nata per ben altri scopi che non il controllo totale sulle vite dei cittadini, migranti o meno, contraddicendo quindi la mission di creare un’Intelligenza Artificiale “responsabile”.

Questo sentiment, che potrebbe crescere nel tempo e coinvolgere altre realtà, sarebbe in grado di innescare un’incredibile inversione di tendenza, accendendo una “ribellione” verso una tecnologiacome riporta anche Fortune – che rischia di compromettere la qualità della vita dei popoli anziché supportarla. Gli “ex palantiriani”, dunque, con la lettera hanno voluto lanciare e divulgare un avvertimento, con l’obiettivo innescare un “effetto domino” nella Silicon Valley.

Certamente sembra poco verosimile che la tecnologia, così comoda in ogni ambito, sia governativo che militare che privato, possa essere fermata da pochi “obiettori di coscienza”, ma è anche vero che le rivoluzioni non nascono in un giorno e quindi chissà cosa davvero riserva il futuro a Palantir, alle Big Tech e soprattutto agli investitori che stanno credendo così tanto nell’IA.

Le informazioni riportate in questo articolo sono a scopo divulgativo e non devono essere intese come raccomandazioni o suggerimenti d’investimento. I dati sono ottenuti da fonti considerate affidabili. Tuttavia, la loro accuratezza, completezza o affidabilità non possono essere garantite.