Nella manovra il Governo pronto a calare il poker con misure fiscali a tutto campo e a largo raggio

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In vista del Consiglio dei Ministri di lunedì prossimo, la Legge di Stabilità per il 2023 inizia davvero a prendere forma. Dopo le misure contro il caro energia, grazie al Decreto Aiuti quater, la manovra, invece, sarà prevalentemente incentrata sulle misure fiscali.

In particolare, le misure principali sul Fisco potrebbero essere ben quattro. Precisamente, la flat tax, la riduzione del cuneo fiscale per le imprese e per i lavoratori, la tregua sulle cartelle esattoriali e probabilmente pure uno scudo fiscale. Per reperire risorse attraverso il rientro dei capitali dall’estero.

Nella manovra il Governo pronto per la flat tax e per la tregua fiscale

Nel dettaglio, è ormai data per certa l’estensione della flat tax. Con il limite dei ricavi e dei compensi annui che dovrebbe salire dal 2023 a 85.000 euro. Rispetto all’attuale soglia dei 65.000 euro. Inoltre, in manovra ci sarà pure un primo assaggio della riduzione del cuneo fiscale. Ovverosia una prima riduzione rispetto all’obiettivo di legislatura che è quello di tagliare il cuneo fiscale di ben cinque punti. In modo tale da alleggerire da un lato il costo del lavoro a carico delle imprese. E dall’altro di lasciare più soldi nelle tasche dei lavoratori dipendenti grazie ad un netto più alto in busta paga.

Nella manovra il Governo pronto, inoltre, pure a varare la cosiddetta tregua fiscale. Ovverosia avviare una nuova finestra di rottamazione delle cartelle esattoriali. Nonché agevolazioni pure sulle tasse non pagate nel 2022. Per quel che riguarda invece lo scudo fiscale, se approvato le risorse servirebbero proprio per far quadrare i conti di una manovra che, si stima, potrebbe arrivare a 32 miliardi di euro.

Quali sono gli altri provvedimenti attesi nella Legge di Stabilità per il 2023

Tra gli altri provvedimenti nella Legge di Stabilità, inoltre, sono attese pure la revisione del reddito di cittadinanza e la mini riforma delle pensioni con l’istituzione della Quota 41 ibrida. Ma anche l’innalzamento del tetto al contante a 5.000 euro dal 2023. Quando invece, senza l’intervento del Governo Meloni di centrodestra, il tetto ai pagamenti in contanti sarebbe passato dagli attuali 2.000 euro ai 1.000 euro, a partire dal prossimo anno.

C’è grande attesa, inoltre, anche per il rilancio del Ponte sullo Stretto. Un’opera che è fortemente caldeggiata da Matteo Salvini. Leader della Lega e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel Governo Meloni, che al riguardo promette la realizzazione di un Ponte sullo Stretto avveniristico. Con l’avvio dei lavori entro un massimo di due anni.

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