Macro, Micro, Crypto. Tutte le strade portano a Roma, con quelle meno ortodosse si arriva prima

wall-street

Analisi dell’andamento dei Mercati, aspettative Fed, dollaro, cripto e situazione in Europa. Il commento settimanale del vecchio Grim.

Un’equazione che ho visto sovente circolare nell’ ultimo scorcio è la seguente:

  • delta D/Pil = DP /Pil + D /Pil x ( i -k-g)
  • dove
  • DP = deb primario
  • i= tasso interesse medio
  • k= inflazione
  • g =tasso di crescita del pil nominale

Si pensava che il 3-3-3 di Bessent fosse la via piu’ ortodossa per arrivare a Roma, ovvero alla stabilizzazione del primo membro dell’equazione. Invece si è scelta una via opposta che al momento, a giudicare dalla reazione piuttosto muted del bond vigilantes, pur mancando ancora il passaggio per alcune “curve” ( dazi e debt cealing), potrebbe condurre alla meta. Con l’approvazione del beautiful act va in soffitta il doge e con esso Musk, che perde anche gli incentivi alla vendita di ev car; Musk che conseguentemente considera la legge di bilancio una porcheria.

Il 3% del rapporto deficit / pil di Bessent sembra un miraggio, saremmo intorno all 8%. La Fed avrebbe potuto abbassare i tassi con una fiscalità piu’ sobria, non di certo con 8% di deficit / pil. Se a questo si aggiunge il nfp settimanale , piu’ alto del previsto -per quanto gli occupati da privati siano stati sotto le stime -, non solo il ribasso dei tassi a luglio is out of mkt, ma non sarei cosi sicuro neanche dei 2 scontati dal mkt , into year end.

Fed, cosa farà coi tassi?

I tassi sono però solo un tavolo con cui si espleta la politica monetaria dei tempi correnti; visto che a mio avviso è tutt’ altro che scontato un abbassamento dei tassi Fed, almeno 2 volte into yrs end, Bessent, astuto conoscitore dei mercati, ricorre non al secondo tavolo Qe Fed, impraticabile, ma ad un terzo tavolo, dove con la prossima modifica del slr, che la Fed stessa dovrebbe avallare, saranno le banche a fare il Qe comprando Treasury, cui si aggiungerà il quarto tavolo delle stablecoins /genius act.

In tal modo non si da tanto nell’ occhio, con main street che aiuta wall street, anche se nella sostanza è cosi. Si direbbe che il bond vigilantes, per vie traverse, ci porterà a Roma. L’altro 3% di Bessent della crescita reale del gdp puo’ parimenti aspettare; quest’anno, anche per quell’ 1% di minor deficit per introiti da dazi, dovremmo avere una crescita reale del gdp intorno al 2% max, con un’inflazione al 3%, da one off dazi.

Anche i 3 milioni di barili di oil in piu’ al giorno da produrre in Usa vanno in soffitta; per sedare l’inflazione contro quella da incremento dazi ci pensano i Sauditi a produrre piu’ barili di petrolio e condurci a Roma, grazie alla piu’ bassa inflazione da costo energia. Bessent, a proposito di crescita senza inflazione in Usa, evidenzia come il beatiful act fungerà da stimolo per gli investimenti, che a loro volta consentiranno una crescita del pil senza inflazione/con aumento produttività . La borsa ci crede segnando nuovi max in settimana, i tassi salgono un po’ in settimana con la curva che si appiattisce, lo usd un po’ piu’ tonico dopo nfp: nulla di che.

Le ripercussioni delle politiche commerciali di Trump sui Mercati e sull’Europa

Operativamente let’ s go ancora un po’ short usd – dovremmo essere all’ “ultimo miglio”, un po’ long cina ed Europa, almeno neutral equity Usa, overweight tech e finanziari, con long future a leva 2 yrs Usa . La “curva ” dei dazi, per restare nella metafora , dovrà essere gestita direttamente dal Tycoon, il 9 luglio, a meno di un rinvio, è dietro l’angolo; chissà se il tycoon sorprenderà col suo “taco” in negativo, visto che l’ S&P è sui max. Ci si dovrebbe muovere su 2 estremi tra Europa e Cina e tante vie mediane, dopo la tregua con Uk ( 10% ) e Vietnam ( 20%); 30% dazi per i Cinesi con componente di svalutazione cambio quasi nulla, Europa 30%, 20% svalutazione usd e 10% dazi . Svalutazione che almeno per Europa riporterebbe il cambio vicino ad una ppp stimata a 1.25.

Dopo di che, col wealth effect di borsa sui max , conseguenti consumi resilient gia’ nel 2025 che allontanano lo spettro recessivo , ci si avvierebbe verso un 2026 in Usa di eps upgrade , crescita economica vicina al 3% , target di S&P a 7500 , e curva tassi in bull steepning , decisivi per una mid term election novembrina 26 pro Tycoon.

Micro Usa

In allegato l’intervista di Ives di Wedbush. Si assiste ad un ritorno preponderante della “I” dei capex Ai che in settimana riporta il nasdaq 100 a circa + 9% ytd in linea con lo eurostoxx 50 , al di sopra di poco dell’ S&P 500, e dell’ S&P equally weighted a + 6%.
Non doveva essere l’ anno dell’ S&P equally weighted in termini di overperformance?

Si pensava -consenso- di arrivare a Roma dopo anni per la via ortodossa dei fondamentali: l’ illusione è durata pochi mesi. Ives, dalle sue giacche colorate, nelle sue ripetute interviste è stato sempre chiaro: chi avesse seguito i fondamentali nell’ultimo ventennio non sarebbe mai arrivato a Roma. Una metodologia “can slim” di O’ Neill l’ ha addirittura teorizzato; quando l ‘ho approfondita circa 15 anni fa mi sono subito chiesto: la valutazione on fundamentals? Risposta: non c’è.

E’ tutto earning momentum, la ” c” – current earning a crescita double digit- la ” a” – annual earning a crescita double digit- , catalyst ” n” – new product , new management ecc- , cui si aggiunge la ” M” – assessment del mercato con criteri quant, che somiglia al mio pianeta del ” positioning”, laddove si divide il mercato in 4 fasi, uptrend, uptrend under pressure, downtrend e rally attempt.

Quando il mkt scende non ci si salva né con ” L” Leader , né con Laggard , go for cash , da cui la esaustiva filosofia del libro ” how to make money in bull mkt as well in bear mkt”. Rinvio all’ibd weekly, per una sua concreta applicazione che da almeno 15 anni leggo ogni we on line, letto non solo da growth ma anche dai tanti value investors. Ripetendomi, si arriva a Roma ancora una volta non per via “ortodossa” , ma con la strada RS (relative strenght), ” peg momentum”. Per gli addetti ai lavori nulla di nuovo, è la storica filosofia del growth investing.

D’altra parte l’upgrade recente di Apple, di qualche bravo analista del settore, su cui consiglio un sovrappeso, tra gli M7 laggard, prescinde del tutto se il relativo p/e sia di 10 o 30 volte , la logica è quella del possibile “better than” alla luce dei prossimi Q2 results e qualche possibile catalyst positivo: that’ s it. Per il settore tech, complice anche la svalutazione dello usd, dovrebbe andare definitivamente in soffitta la fase di earning revision down  sostituita da quella up. Trigger decisivo per arrivare prima possibile a Roma. D’altra parte Dan reitera nella sue ripetute interviste, da qualche anno , che saremmo solo nella fase iniziale della rivoluzione Ai che estenderà la sua positività ad altri titoli tech , non solo M7 .

Crypto (Cannes etherum convention)

Sono stato a curiosare a Cannes, vicino al mio luogo di residenza, a una conferenza organizzata dall’altcoin etherum di Vitalik, il genio matematico trentunenne di origine russo-canadese (suo speech nell’allegato). Pensavo di sentirmi completamente un “pesce fuor d’ acqua”, in realtà non è stato cosi, non ho imparato granché, se non che ancora una volta per arrivare a Roma si sia presa la strada piu’ strampalata  quella del bitcoin.

Mi spiego: ho piu’ volte ripetuto che per un value investor, nella cui squadra appartengo per default anagrafico, sia il bitcoin che l’oro non producendo free cash flow valgono zero. Ciò non significa che io non possa lo stesso bitcoin/oro, per questi ultimi nella logica di uno store of value digitale (bitcoin) e fisico (oro). La conferenza evidenziava 1 cosa di fondo: siamo ormai nella fase storica dove il mondo off chain e quello on chain interagiscono sempre di piu’ . Io probabilmente per una banca rimarrò nella clientela off chain, mentre figli/nipoti saranno nell’on chain.

Durante le presentazioni c’erano rappresentanti del mondo bancario tradizionale, responsabili delle digital division, Citi, Jpm, Apollo, Janus, tra gli altri, e qualcuno di questi stravaganti personaggi dell’ off chain: ho riportato in un terzo allegato la foto di 2 personaggi presenti, Nazarov (Chainlink ) che si pensa sia l’inventore occulto del bitcoin, e uno stravagante personaggio finlandese della crypto Aave, che mi ha colpito per la T shirt , dove riportava un’ equazione di secondo grado , con la relativa formula per trovare la soluzione. Entrambi, valgono milioni di usd di nav, incontrati senza sapere chi siano, Nazarov americano, di origine russa, e’ un genio ma obeso, il contrario di Vitalik, e l’altro, sarà anch’egli un genio, mi sembrava un clown di un circo; giovani con età di meno di 40 anni.

Il mondo tradizionale va verso la tokenizzazione semplicemente perché gli conviene, etherum/solana, per citare qualche nome, stanno creando sempre piu’ sofisticate piattaforme tecnologiche per la tokenizzazione, tendenti alla sicurezza, efficienza ecc, su cui transiteranno fondi, etf e tutto il mondo rwa tokenizzato. Chi vincerà la sfida tecnologica tra queste altcoins non lo so: ripple, cardano, solana, etherum, chainlink? Le comprerei tutte, saremmo solo agli albori di una esplosione dei relativi ricavi.

Chainlink e’ l’oracolo, ovvero il validator, certificatore di prezzo, che accerta che la compliance / normative infra regional siano rispettate, tra l’ altro, e quindi consente il bridge tra off chain e on chain e/o tra on chain . Non riesco davvero a capire perché queste altcoin pur con ricavi in crescita evidenti, abbiano performance ytd negative tra il 20%/30%, mentre il bitcoin tocca nuovi massimi; ancora una volta si va a Roma con la via piu’ bizzarra/ strampalata, con un aereo supersonico, il bitcoin, che potrebbe anche disintegrarsi e non mezzo aurelia e/o autostrada (altcoins).

E’ evidente che sia un problema di money flow, con l’aggravante che il bitcoin toccato i 21 mil di supply, dopo gli ultimi 2 milioni circa da “mintare” dei miners, puo’ arrivare a infinito se da 50 mil di americani si passerà a 100 m che vogliono comprarlo e cosi via in giro per il mondo. La cosa piu’ spontanea che mi viene in mente: perché non si decide di aumentare la supply di Bitcoin, evitando peraltro che il prezzo si azzeri in 1 minuto?

D’altra parte piu’ che aspettare questa strana “dominanza”, laddove quando la mkt cap del bitcoin supera del 50% quello delle rimanenti crypto, poi queste ultime (altoicoin) dovrebbero salire in modo amplificato. Al momento mi sembra “aspettando Godot”, come per l’allargamento del mercato equity oltre gli m7; per schivare questa strana “dominanza”, perché non si quotano al nasdaq le principali altcoins, come accaduto di recente per la stablecoin Circle, usdc? Potrebbero essere per i growth investor ghiotte occasioni d’acquisto, un comparto molto attraente, dato che i ricavi, già in forte crescita, lo saranno ancora di piu’, alla luce del decollo tokenizzazione rwa. Si arriverebbe a Roma per una via un po’ piu’ ortodossa, attesa che quella dei fondamentali, come per il nasdaq resterebbe irrilevante: circle ad oggi x 6 il prezzo ipo, a riprova.

Concludo con una intervista rilasciata da Binismaghi (ultimo allegato, articolo FT), di certo non un collega di Nazarov, gia’ rappresentante di alto livello delle istituzioni filo governative, non solo attuale presidente di socgen.

Per l’Europa non è solo un problema di normativa, tutto sommato il Micar va nella giusta direzione, quanto di tipo culturale.
Se si vedono solo i rischi associati con il mondo che avanza in termini di tokenizzazione o di adozione di stablecoins, ad oggi Usa made, l’ Europa rischia un deleterio spiazzamento negli intercorrelati sistemi dei pagamenti internazionali. Aggiungerei se la scelta europea va verso un modello accentrato di euro digitale da contrapporre al genio act/stablecoin Usa lo si faccia celermente.

Bwe

Iscriviti per ricevere aggiornamenti sui commenti
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Commenta ora l'articolox