La battaglia all’evasione è solo all’inizio. Il Fisco sta mettendo a punto un algoritmo per spiare presunti schemi elusivi. L’intelligenza artificiale è l’asso nella manica per scoprire gli evasori. E’ in corso di perfezionamento un software che si basa su un algoritmo di network analysis capace di mettere in relazione una serie di dati di determinate categorie di contribuenti. L’Agenzia delle Entrate non ha ancora reso ufficiale questa iniziativa. Il direttore Ernesto Maria Ruffini ne ha parlato durante l’audizione davanti le commissioni riunite di Camera e Senato, in occasione degli obiettivi del recovery plan.
Sistema in corso di perfezionamento
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Prima di ufficializzare l’utilizzo del software su scala nazionale, l’Agenzia delle Entrate sta facendo dei test in determinate direzioni regionali. La caccia all’evasore va nella direzione del mondo delle partite Iva. Professionisti e imprese sono i sorvegliati speciali. L’intento dell’Agenzia delle Entrate e mettere in relazione i rapporti di ogni singolo soggetto che spesso ha varie diramazioni.
Come lavora il software
Per aiutare il lettore a capire meglio cosa vuole ottenere il software facciamo un elementare esempio. Il professionista Caio è socio di due società e sindaco di una terza. Ha un conto corrente per la società A ma nel contempo è amministratore della società C. Il software in questo caso raggruppa tramite l’algoritmo tutti i punti di contatto. Gli incroci avvengono su dati e accertamenti di oggi ma anche del passato. In questo modo il software aiutandosi con l’intelligenza artificiale elenca possibili soggetti con la propensione all’evasione. E’ bene notare una cosa: questo sistema non è una scienza esatta. La campionatura dei soggetti a rischio può presentare falsi evasori così come avviene per falsi positivi da coronavirus. L’oracolo fiscale può sbagliare e alla prova dei fatti i soggetti prescelti non presentano irregolarità.
Cosa succede in questo caso
Il software si autocorregge e non tiene in considerazione questi soggetti. L’Agenzia delle Entrate con questo potente mezzo tecnologico ha l’intenzione di estrarre liste per i controlli anche prima della presentazione della dichiarazione dei redditi. L’intelligenza artificiale è l’asso nella manica per scoprire gli evasori ma per allestire questo potente algoritmo sono necessari ingenti investimenti.