L’antichissimo e particolare polpo ritrovato nel golfo di Napoli premiato come mollusco dell’anno

Napoli

Il Argonauta argo rinvenuto nel golfo di Napoli ha ricevuto, a febbraio, il premio come mollusco del 2021. Ne ha dato l’annuncio Julia Sigwart, capo sezione del dipartimento di Malacogia del museo Seckenberg. Il piccolo cefalopode è stato selezionato tra le 120 specie marine candidate, ricevendo 7.888 voti, 2.000 in più del secondo classificato assicurandosi il riconoscimento del Lowee Centre for Traslational Biodiversity Genomics del Senckenberg Research Institute and Natural History Museum di Francoforte. Il premio consiste nel sequenziamento del DNA di questa specie antichissima. Lo studio del genoma dell’antichissimo e particolare polpo ritrovato nel golfo di Napoli premiato come mollusco dell’anno permetterà di capire come si sia evoluta la specie e come funzioni il loro efficace meccanismo di apprendimento.

La stazione zoologica di Anton Dohorn, con sede sul lungomare di via Caracciolo a Napoli, lo ha candidato al riconoscimento poi vinto.

Ecco l’antichissimo e particolare polpo ritrovato nel golfo di Napoli premiato come mollusco dell’anno

Il polpo Argonauta è noto per il guscio a forma di conchiglia e per le braccia che ricordano vele o remi. Prende il nome dal mito greco degli Argonauti, eroi protagonisti di un viaggio avventuroso nel mare Nostrum, sulla nave Argo alla ricerca del Vello d’oro.

Questo polpo è  un esemplare affascinante, che ha da sempre catturato l’attenzione di poeti e scrittori, tanto che lo ritroviamo al centro del romanzo Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne. Un tempo si pensava che gli Argonauti usassero le loro grandi braccia dorsali, come vele o remi e le loro conchiglie per galleggiare sull’acqua dell’oceano. Di questo esemplare sappiamo che vive in mare aperto, nelle acque tropicali ed è raro incontrarlo.

La particolarità di questa specie di polpo è dovuta a diversi motivi. Ciò che suscita grande interesse è che potrebbero conservare alcune caratteristiche dei polpi ancestrali. Il loro guscio non è prodotto dal mantello, bensì da due tentacoli modificati, caratteristica unica di questa specie. Inoltre, è composto da calcio e privo di camere con setti.

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