La pensione anticipata per i disoccupati nel 2024, età, contributi e requisiti 

La pensione anticipata per i disoccupati nel 2024-Foto da imagoeconomica

Con la nuova Legge di Bilancio molti lavoratori potranno andare in pensione una volta compiuti 63 anni e 5 mesi di età. La novità introdotta dal governo non è altro che la proroga di una misura già attiva nel 2023, ma con alcuni correttivi che la rendono meno favorevole per i lavoratori.

Infatti alcune categorie di lavoratori possono beneficiare oggi e fino al 31 dicembre prossimo di una uscita con 63 anni di età e con 36 anni di contributi versati. Nel 2024 invece serviranno cinque mesi di età in più e ben sei anni in più di contributi. Nessuno parla di scalone, ma molti lavoratori per via di questa novità si troveranno esclusi dalla pensione nel 2024. 

La pensione anticipata per i disoccupati nel 2024, età, contributi e requisiti

È dal 2017 che i disoccupati che hanno terminato di percepire la NASPI, se hanno raggiunto i 63 anni di età possono andare in pensione con 30 anni di contributi versati. La misura che lo consente si chiama APE sociale. Effettivamente questa misura nata nel 2017 insieme alla Quota 41 per i precoci, ha nei disoccupati una delle categorie di riferimento.

Con la nascita delle due misure prima citate chi ha perso il lavoro involontariamente ha potuto scegliere tra due strade in base alla propria condizione anagrafica e lavorativa. La prima come dicevamo e l’APE sociale che consente il pensionamento con 63 anni di età e 30 anni di contributi versati. La seconda via è quella del lavoro precoce per i quali bastano solo 41 anni di contributi a prescindere dall’età del diretto interessato. In questo caso però almeno un anno di contributi deve essere versato prima dei diciannove anni di età.

Perdere il lavoro aiuta, ma non le dimissioni volontarie

Nel 2024 i disoccupati possono godere ancora di un canale agevolato di pensionamento. Ma non come chi può accedere ancora oggi fino a tutto il 2023. Perché da 63 anni di passa a 63 anni e 5 mesi. Ma per i disoccupati si passa anche da una carriera contributiva minima di 30 anni, valida per la pensione per tutto il 2023 per chi è nato nel 1960, ad una carriera di 36 anni per chi è nato nel 1961. Cosa significa tutto questo? Che se c’è chi anche solo per pochi giorni (magari nato ad inizio gennaio 1961) ha sfiorato la pensione anticipata per i disoccupati, nel 2024 potrebbe aver perso per sempre il treno. Resta anche il vincolo della perdita involontaria del lavoro. Perché chi perde il lavoro per dimissioni (salvo che per dimissioni per giusta causa, ndr), non potendo godere della NASPI, non potrà godere dell’anticipo di pensione a 63 anni e 5 mesi.

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