La pensione a 63 anni per chi assiste anziani o invalidi

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La pensione anticipata è l’aspirazione di molti lavoratori. Ma è il sogno anche di chi ha perso il lavoro e si trova a un’età che difficilmente può essere utile per una nuova occupazione. In pratica, la pensione è il sogno di tutti, soprattutto se si tratta di pensione anticipata rispetto ai requisiti ordinari fissati come tutti sanno a 67 anni di età.

Non tutti sanno, però, che ci sono soluzioni che permettono un anticipo pensionistico grazie al fatto che si dedica tempo ed energia alla cura del proprio padre anziano o della madre anziana. Questi erano solo esempi. A dire il vero, infatti, questo vale anche per chi assiste un disabile di qualsiasi età, purché sia un parente convivente. Infatti, la pensione a 63 anni per chi assiste anziani o invalidi è una soluzione da considerare.

Per molte donne potrebbe essere la soluzione ideale per la propria pensione

Andare in pensione prima, magari a 63 anni, è l’aspirazione principale per una nutrita fetta di popolazione. Ciò che è importante è che non si tratta di un obiettivo irrealizzabile, anzi. C’è una misura, infatti, che consente il pensionamento proprio a 63 anni.

La misura si chiama APE sociale. La prestazione permette di ottenere un assegno ponte dai 63 anni di età (ma è diritto del lavoratore scegliere se uscire a 64, 65 e così via) e fino ai 67 anni. Dodici mesi di pensione (senza tredicesima) che possono riguardare anche i soggetti che assistono un familiare non autosufficiente. E dal momento che si tratta di una attività che spesso svolgono le donne, è una valida possibilità proprio per loro.

La pensione a 63 anni per chi assiste anziani o invalidi

Il soggetto che assiste un familiare disabile o non propriamente autosufficiente è definito caregiver. Il familiare può essere un genitore, un figlio o qualsiasi altro parente con cui il caregiver è residente. Per poter accedere alla pensione con l’APE sociale in qualità di caregiver occorre avere maturato oltre ai 63 anni di età prima citati, anche almeno 30 anni di contributi versati.

L’APE sociale come funziona

Con 63 anni di età e 30 anni di contributi versati una persona che assiste un familiare non autosufficiente può godere di un trattamento agevolato. In pratica, si può uscire con quattro anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria.

Va anche detto che l’assistenza deve partire, però, da almeno 6 mesi prima di presentare domanda di pensione. In altri termini, chi intende presentare la domanda il primo settembre deve aver iniziato con l’assistenza al non propriamente autosufficiente, almeno il mese di marzo scorso.

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