Il pianto del bambino rientra tra i rumori molesti?

bambino

La vita in condominio non è delle più semplici. Giocoforza bisogna condividere con altri spazi e tempo seppur nella propria abitazione. Il caso particolare che trattiamo è la vicenda di un neonato. Il pianto del bambino rientra tra i rumori molesti? A Palermo si è verificato un episodio molto particolare.

Il caso specifico

Un amministratore di condominio ha inviato una lettera di diffida perché il rumore notturno dovuto dal pianto del neonato disturbava i condomini.  L’amministratore conscio della situazione imbarazzante ha comunque inviato la lettera dopo le proteste dei condomini. La famiglia che vive nel condominio non è proprietaria dell’abitazione. La lettera dunque è stata inviata anche al proprietario. Le urla e i pianti notturni di questa bimba di 22 mesi hanno messo a soqquadro l’intero palazzo. Cosa fare in questi casi? Purtroppo la bambina “molesta” gli altri ma è un soggetto incapace di intendere e di volere. In questo caso la responsabilità ricade sui genitori. Questo caso può essere equiparato al cane che abbaia. Non possiamo prendercela con l’animale ma con i padroni del cane.

Non esiste una soluzione

Ritornando al nostro caso specifico, sarà veramente difficile trovare una risoluzione anche in via giudiziaria. I genitori per quieto vivere potrebbero pensare di insonorizzare le pareti e il soffitto del proprio appartamento garantendo una maggiore quiete alle altre famiglie. Nel caso in cui la famiglia del neonato non provvede a risolvere la questione, un condomino più pesante potrebbe trascinarli in Tribunale. Ma quale giudice  “si accanirà” contro la famiglia del neonato piagnucolone? Figurarsi se i genitori stessi sono contenti di sentire un proprio figlio piangere di continuo. La coppia dimostrerà di fare tutto il possibile, loro malgrado, per ridurre il disagio ma purtroppo c’è un limite a tutto. Davanti a un bambino che piange di santa ragione, soprattutto di notte, quando si amplifica il tutto non è sicuramente piacevole da ascoltare. Il pianto del bambino rientra tra i rumori molesti ma non c’è una soluzione normativa.

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