Il licenziamento per giusta causa è valido anche se effettuato in questo modo

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Il licenziamento è quell’atto giuridico attraverso cui il capo pone fine al contratto di lavoro del proprio dipendente. Sicuramente, la tipologia di licenziamento più discussa, e più volte analizzata dalla giurisprudenza, è il licenziamento per giusta causa.

Il Codice Civile prevede, all’articolo 2.119, che ogni contraente può recedere dal contratto (di lavoro) prima del termine. Sia quando si tratta di tempo determinato, prima della sua scadenza, oppure anche per quello a tempo indeterminato. Il Codice prevede anche che il licenziamento per giusta causa, di un contratto a tempo indeterminato, non ha bisogno del preavviso per essere valido.

Si tratta di un tipo di licenziamento molto grave. Infatti, è collegato a un comportamento tanto scorretto del dipendente che rende impossibile la prosecuzione della sua attività. Questo comportamento compromette definitivamente il suo rapporto di fiducia con il capo, autorizzato dalla Legge a far cessare subito il contratto di lavoro.

Gli effetti

Il contratto di lavoro a tempo indeterminato cessa immediatamente e senza preavviso. L’unico spazio temporale che deve esistere tra la commissione del fatto e il licenziamento riguarda il compimento dell’indagine disciplinare. Il datore di lavoro deve, cioè, assicurarsi che i fatti addebitati al dipendente siano realmente accaduti e con modalità tali da determinare il licenziamento. Dunque, il licenziamento per giusta causa è valido una volta compiuti questi accertamenti, senza preavviso e con effetto immediato.

La giurisprudenza ha parlato molte volte di licenziamento per  giusta causa. Ad esempio, ha ritenuto legittimo questo tipo di provvedimento per un dipendente che aveva il compito di registrare e pagare le ore di straordinario, proprie e degli altri dipendenti. Secondo la Cassazione, il comportamento infedele del dipendente nella gestione di queste mansioni poteva giustificare il licenziamento immediato per giusta causa.

Il licenziamento per giusta causa è valido anche se effettuato in questo modo

Interessante anche un’altra sentenza della Corte di Cassazione, in particolare la numero 29.753 del 2017. I giudici hanno spiegato che il licenziamento per giusta causa è del tutto valido anche se effettuato via mail. Infatti, la Legge impone che questo tipo di licenziamento sia effettuato in forma scritta.

L’email sicuramente costituisce una forma scritta valida. Il datore di lavoro deve, però, avere la sicurezza che la mail arrivi effettivamente al lavoratore. Per evitare contestazioni, il capo potrebbe utilizzare validamente il servizio di PEC di modo da avere la certezza della ricezione del provvedimento.

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In questo modo può riottenere il proprio posto di lavoro e un’ingente somma di denaro il dipendente che viene licenziato ingiustamente

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