I soldi che si spendono tra ingiusta detenzione ed errori giudiziari

giustizia

Giustizia croce e delizia. Bisogna crederci oppure no? Gli italiani devono far fronte alle spese per l’ingiusta detenzione e per gli errori giudiziari. Nel 2018 lo Stato ha pagato 33.373.832 euro di risarcimenti per ingiusta detenzione e 14.602.224 euro per gli errori giudiziari.

Un celebre caso

Vi ricordate Enzo Tortora nel 1983? E’ restato in carcere per sette mesi per accuse poi rilevatesi false da parte di pentiti di camorra.

I soldi che si spendono tra ingiusta detenzione ed errori giudiziari

Secondo dei dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel 2018 i casi di ingiusta detenzione  sono stati 895, mentre gli errori giudiziari sono stati 18. Se vogliamo vedere quanti soldi abbiamo speso in sedici anni ci rendiamo conto che lo Stato ha versato 790 milioni per i risarcimenti: circa 30 milioni annuali.

Dove si commettono più errori giudiziari

La classifica è stilata rispetto all’anno 2018 riferita al distretto delle corti di appello, gli organi che all’interno dell’ordinamento giudiziario si occupano di risarcire le vittime. Catanzaro risulta il distretto delle corti di appello, dove ci sono stati 182 casi di risarcimento. Segue Napoli con 113, al terzo Roma con 96.

Differenza tra errore giudiziario e ingiusta detenzione

Si parla di errore giudiziario quando un pm o un giudice commette uno o più errori di valutazione ma deve esserci una sentenza definitiva di condanna. Siamo in presenza di errore giudiziario quando un innocente viene condannato in via definitiva e un processo di revisione “ribalta” la situazione.

L’ingiusta detenzione, invece, è quando una persona accusata di un reato, o solamente indagata, sconta un periodo di custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari. Poi al termine del processo è riconosciuta innocente ma anche se il procedimento viene archiviato.

La domanda che molti si fanno

E’ vero che la giustizia è uguale per tutti. Se un comune cittadino sbaglia paga in prima persona mentre se l’errore è commesso dai magistrati a pagare sono sempre i cittadini. Tutto ciò è giusto, considerando i soldi che si spendono? Il dibattito è aperto.

Approfondimenti: Soldi contanti e conti correnti come comportarsi

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