I rimborsi per chi rinuncia a viaggiare a causa del coronavirus

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Per quanto si voglia essere fatalisti e credere che la fine della nostra parabola esistenziale è già incisa sulla lastra di marmo del destino, il panico avanza. Sottentra come un veleno inoculato dal rumore mediatico e da una diffusa atmosfera di fobie che lasciano intravvedere scenari apocalittici. Del resto, la Storia ha raccontato con dovizia di particolari il dilagare di epidemie che hanno falcidiato la popolazione e suonerebbe inopportuno un ottimismo sfrenato. La prudenza raccomanda di frequentare o sostare in luoghi gremiti di gente per scongiurare il rischio di contagio. In alcune zone della penisola si è già provveduto alla chiusura delle strutture scolastiche e all’orizzonte si profila anche la possibile sospensione di concorsi.

Le disposizioni più recenti sono state approvate dal Consiglio dei Ministri con il Decreto legge per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica.

Limitati i trasporti di persone

I rimborsi per chi rinuncia a viaggiare a causa del coronavirus rispondono alle misure contenute nell’Ordinanza del Ministero della Salute del 21 febbraio 2002. A questa ha fatto seguito il decreto legge che ha vietato manifestazioni, viaggi di istruzione, apertura di musei, alcune tipologie di attività commerciali. Nell’orizzonte della prevenzione ovviamente trova giusta collocazione “la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi di trasporto di merci e di persone”. Ne consegue che sono stati predisposti i rimborsi per chi rinuncia a viaggiare a causa del coronavirus.

Il rimborso di Trenitalia

Il Gruppo Trenitalia sta definendo i termini e le modalità di rimborso per i consumatori che, a causa del rischio contagio, si risolvono a non viaggiare. Il rimborso dell’importo speso previsto per tutte le tipologie di biglietto acquistato e avrà erogazione sotto forma di bonus. Le misure adottate dal Gruppo FS Italiane coincidono con procedure di sicurezza atte a scongiurare il rischio di casi di COVID-2019 a bordo dei treni. Nel mirino i treni a media e lunga percorrenza come Frecce, Intercity e Intercity Notte, ma non si esclude l’allerta per i regionali. Ciò anche a seguito di quanto accaduto il 21 febbraio scorso sulla linea ferroviaria Roma-Lecce per la presenza di un cittadino italiano da poco rientrato dalla Cina. Fortunatamente i controlli effettuati hanno dato esito negativo, ma Trenitalia ha ottimizzato le attività di pulizia a bordo dei treni.

Si sta inoltre provvedendo all’installazione di dispenser di disinfettanti per mani, di mascherine e guanti protettivi per il personale. Ai viaggiatori saranno altresì distribuiti dépliant contenenti le raccomandazioni del Ministero della Salute e sui monitor ulteriori informazioni sulle misure precauzionali consigliate.

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