Ecco il documento fondamentale e l’errore da non commettere se si cerca lavoro e si invia il curriculum 

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Chiunque cerca un lavoro non può non partire dalla compilazione di un curriculum. Si tratta del documento fondamentale per chi si deve candidare ad una determinata posizione di lavoro. Il curriculum altro non è che un documento autocertificato da un candidato, su cui quest’ultimo deve riportare i suoi dati più importanti. E vanno riportate cose reali, perché chi offre lavoro può, tramite un documento ufficiale, risalire alla verità e scoprire tutto ciò che serve per accettare o respingere una candidatura.

Ecco il documento fondamentale e l’errore da non commettere se si cerca lavoro e si invia il curriculum

Sul curriculum un individuo deve mettere i propri dati personali, i propri titoli di studio, le proprie attitudini e soprattutto, il background lavorativo. Tutti i rapporti di lavoro precedentemente avuti, con data di inizio, data di fine, inquadramento, ruoli e mansioni. Essendo un documento autocertificato, sul proprio curriculum una persona può mettere ciò che vuole.

Il buon senso dice di mettere il vero, ma non è raro che ci siano persone che gonfiano i dati o addirittura se ne inventano altri. Molti credono che inserire più esperienze professionali pregresse, o gonfiandone i contenuti, possa essere una cosa che favorisce eventuali collocazioni lavorative. Ma non sempre è così. Anzi, utilizzare queste pratiche può sortire l’effetto contrario.

Cos’è il modello C2 storico, a cosa serve e perché lo chiedono

Aver lavorato solo pochi mesi presso una rinomata azienda ma inserire nel curriculum un rapporto di lavoro più lungo con la medesima azienda. Oppure, inventarsi fantomatici rapporti di lavoro mai svolti prima. Sono solo alcune delle pratiche utilizzate da chi si candida per un lavoro. Pratiche che possono sembrare furbe ma che alla fine sono controproducenti. Ed ecco il documento fondamentale e l’errore che molti commettono sottovalutando questa documentazione.  Infatti l’azienda che cerca lavoratori, ha il diritto di chiedere un documento aggiuntivo al curriculum, anche dopo l’accettazione della candidatura.

Sono finiti i tempi delle telefonate ai precedenti datori di lavoro per chiedere le referenze. Anche perché capita spesso che i precedenti datori di lavoro non esistano più per fallimento, cambio nome o per altre situazioni contingenti. Il documento che può essere richiesto è il modello C2 storico. Si tratta di un modello che ogni persona può richiedere al proprio Centro per l’impiego. Ed è un documento che non può essere ritoccato, cambiato o corretto a proprio piacimento.

Il C2 storico è quel documento su cui sono annotati tutti i precedenti rapporti di lavoro. Una specie di registro definitivo dove si evincono le durate dei rapporti di lavoro, le date di assunzione, di cessazione, la motivazione del licenziamento, il nome dei precedenti datori di lavoro e la mansione svolta. Tra l’altro, il C2 servirebbe anche al lavoratore stesso per compilare nel miglior modo possibile il curriculum.

Approfondimento

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