Dal primo decreto Aiuti del Governo Meloni salti mortali per far quadrare i conti e addio ai Bonus

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Dopo l’approvazione della Nota di aggiornamento al DEF, il Governo guidato dalla leader di Fdi Giorgia Meloni è già pronto per adottare il primo provvedimento. Per aiutare le famiglie e le imprese alle prese con il caro energia. In particolare, le risorse subito spendibili ammontano a 9,5 miliardi di euro.
Con queste risorse che, prima di tutto, andranno a calmierare i costi delle bollette di luce e gas. Ma sembra altresì scontato, in linea con il precedente Governo, pure un prolungamento degli sconti sulla benzina e sul diesel al distributore. Attraverso la riduzione temporanea delle accise.

Dal primo decreto Aiuti del Governo ecco cosa dobbiamo aspettarci contro il caro energia

Inoltre, la premier Giorgia Meloni è stata chiara. Pure nell’affermare che con l’Esecutivo di centrodestra si chiude la stagione dei Bonus quando questi sono inutili. Il che fa pensare che, in rottura con le politiche del Governo guidato da Mario Draghi, non ci saranno nel Decreto del Governo di centrodestra delle misure una tantum con il Bonus da 200 euro.
Quelle che saranno messe a punto dal primo decreto Aiuti del Governo Meloni, inoltre, saranno delle misure tampone. Giusto per arginare l’attuale fase di emergenza in quanto in realtà 9,5 miliardi di euro, sebbene possano sembrare tanti, sono in realtà pochi.
E sebbene, rispetto alle scorse settimane, i prezzi all’ingrosso dell’energia siano fortunatamente scesi. Come confermato dall’ARERA che, per il mese di ottobre del 2022, ha annunciato per il mercato tutelato una discesa dei prezzi del gas alle famiglie del 12,9%.

Per la manovra finanziaria ecco perché sono necessari anche dei risparmi di spesa

Considerando i precedenti Decreti, quello del Governo Meloni sarà il DL Aiuti quater. E sarà sostanzialmente il pilastro in vista della messa a punto della Legge di Stabilità per il 2023. Per quella che sarà una manovra finanziaria che dovrà prevedere necessariamente dei risparmi di spesa. Da destinare ad altri capitoli sui quali è necessario intervenire con urgenza.
A partire dalla previdenza con il focus sulle misure di pensionamento anticipato da prorogare. Una delle misura candidate ad interventi finalizzati a reperire risorse sembra essere il reddito di cittadinanza. Così come altre risorse finanziarie si potrebbero reperire pure dalla revisione dei Bonus edilizi. Al riguardo si vocifera in merito ad una possibile riduzione delle detrazioni fiscali che sono collegate al Superbonus. Portandole già dal 2023 dal 110% al 90%. Ma prorogando nel 2023 la misura, nello stesso tempo, anche favore degli interventi di efficientamento energetico nelle villette unifamiliari.

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