Arrivano alcuni cambiamenti per quanto riguarda il Bollo Auto, uno degli obblighi di legge più odiati dagli italiani. Tecnicamente, infatti, pagare una tassa su un prodotto di cui si è già pagata l’iva al momento dell’acquisto e solamente perché se ne è “in possesso”, è un concetto che stride con i diritti dei consumatori; ancora di più se si pensa che viene calcolata in base alla potenza del motore. Una sorta di “anatocismo” che lede di fatto il portafogli degli italiani, insieme a tanti altri oneri che indeboliscono potere d’acquisto e benessere economico. Inoltre, se per possedere qualcosa bisogna pagare una tassa (vedi anche l’Imu) allora perché non accade per qualsiasi altro oggetto? Il cellulare, il computer, il climatizzatore, la lavatrice… Ma, risposta a parte, che ognuno può elaborare da sé, ecco che arrivano alcune novità, già a partire dal 2026, che riguardano il Bollo.
Bollo Auto, come sarà in futuro? Tre importanti cambiamenti
Il Governo ha introdotto alcune nuove regole inerenti la tassa di proprietà dei veicoli, che però saranno valide solamente per quelli immatricolati a partire dal 1 gennaio 2026. Per tutti gli altri le cose non cambiano, o quasi.
- Per prima cosa, al momento sappiamo che non sono state modificate le modalità per calcolare l’importo da versare;
- le auto immatricolate dal 1 gennaio 2026 dovranno pagare la prima volta entro il mese successivo a quello dell’immatricolazione. Esempio: auto immatricolata a marzo = scadenza primo bollo annuale 30 aprile;
- successivamente, però, cioè l’anno dopo, la tassa andrà pagata entro la fine del mese di immatricolazione (nel caso di cui sopra, quindi 28 o 29 febbraio);
- un’altra novità riguarda l‘eliminazione di poter onorare la tassa semestralmente o mensilmente; l’unico modo per pagare il Bollo in 3 rate rimarrà (forse) PayPal;
- arriva poi un’amara sorpresa per chi si trovasse il veicolo in fermo amministrativo: il Bollo dovrà essere pagato comunque.
L’importo del Bollo (per ora) rimane sempre lo stesso
Come anticipato poco sopra, almeno per il momento non sembrano esserci novità per quanto riguarda il calcolo della tassa, che sappiamo viene elaborata in base alla potenza del veicolo. Ricordiamo che per mezzi Euro 4 e superiori, si devono pagare 2,58 euro/kW; per i veicoli Euro 3 2,7 euro/kW; per gli Euro 2 2,8 euro/kW; per gli Euro 1 2,9 euro/kW e per i veicoli Euro 0 3 euro/kW. Invariate anche le cifre riguardanti il Super Bollo. L’unico modo per risparmiare qualcosa è riuscire a sfruttare alcuni incentivi del Governo per l’acquisto di auto elettriche o ibride, o controllare se la propria Regione offre esenzioni o sconto sulla tassa di possesso per le auto green.