Come funziona il regime forfettario 2021 per Partita IVA

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Quali sono le regole che il nuovo anno prevede sui limiti di reddito e di incasso? Come si applica la tassazione che prevede il regime della flat tax e quali requisiti è necessario rispettare per rientrare nel regime agevolato? C’è chi si appresta ad aprire una Partita IVA con questa forma di agevolazione e chi invece vi rientra già e vorrebbe saperne di più. Per tale ragione i Tecnici di ProiezionidiBorsa spiegano come funziona il regime forfettario 2021 per Partita IVA e quali sono gli aspetti fondamentali collegati alla formula.

Che cos’è il regime forfettario

I professionisti, i lavoratori autonomi o i titolari di una ditta individuale ricorrono spesso al regime fiscale forfettario per la fatturazione dei propri incassi lavorativi. Tale regime è sostitutivo dell’IRPEF ed è destinato alle persone fisiche che esercitano attività di impresa, professioni o arti.

Si tratta di un regime con tassazione agevolata che sostituisce il regime IRPEF. Il titolare di Partita IVA che aderisce al regime forfettario, secondo quanto prevede la Legge n. 190/2014, paga un’imposta sui redditi ad aliquota unica. Attraverso tale formula, il contribuente corrisponde una tassa onnicomprensiva che sostituisce il pagamento dell’IVA del regime ordinario ed i conseguenti adempimenti. A tali agevolazioni, naturalmente, i regime forfettario associa delle condizioni di inclusione nello stesso che il contribuente deve rispettare per conservare la propria adesione. Per quanto riguarda il nuovo anno, la Legge di Bilancio 2021 non ha introdotto delle significative modifiche sulle regole costitutive della flat tax per le Partite IVA.

Come funziona il regime forfettario 2021 per Partita IVA

Relativamente ai requisiti e ai limiti di adesione al regime forfettario per l’anno 2021 si prevedono tali soglie: flat tax pari al 15% che scende al 5% nel caso si tratti di nuove attività. Il limite dei ricavi e dei compensi per permanere nel regime forfettario si fissa a quota 65.000 euro annui.

Inoltre, per il 2021 non vige l’obbligo della fatturazione elettronica. Quest’ultima infatti resta momentaneamente facoltativa per i titolari di Partita IVA a regime forfettario. Per l’anno 2021, si può applicare il regime forfettario se: il limite dei ricavi si attesta entro il tetto dei 65.000 euro annui; le spese che si sostengono per lavoro accessorio, dipendente o per compensi ai collaboratori non superano i 20.000 euro lordi; inoltre, il conseguimento dei redditi da lavoro dipendente o assimilato e pensioni non risulti superiore a 30.000 euro. Quest’ultima regola non trova applicabilità nei casi di lavoratori licenziati o dimessi. Ecco dunque i principali aspetti innovativi su come funziona il regime forfettario 2021 per Partita IVA.

Da ricordare inoltre, che esistono delle cause ostative e di esclusione da tale regime che è sempre utile consultare. In tal caso, coloro che non rientrano più nei ranghi limite, escono dal forfettario e non beneficiario più della flat tax. In tali circostanze, si prevedono le conseguenti misure fiscali che è possibile approfondire qui. Ecco dunque come funziona il regime forfettario 2021 per Partita IVA.

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