Come cambieranno le visite fiscali INPS con il Covid-19

visite fiscali

Gli esperti di Proiezionidiborsa ci aiutano a capire come cambieranno le visite fiscali INPS con il Covid-19. In ambito sanitario sono in corso dei mutamenti molto importanti che tengono conto delle nuove emergenze relative all’epidemia. Il necessario distanziamento sociale e le misure di precauzione da adottare per scongiurare un’ulteriore ripresa del virus determinano l’adozione di nuove norme. Anche le visite a domicilio da parte del personale medico per accertare l’effettivo stato di malattia del lavoratore cambierà notevolmente. A partire dallo scorso 10 marzo, come i nostri lettori ricorderanno, il Governo ha ratificato la sospensione delle visite fiscali.

Il premier Conte ha inteso estendere lo stato di emergenza fino al prossimo 15 ottobre 2020 a seguito dell’insorgenza di nuovi casi sul territorio nazionale. Tale misura avrà ricadute positive anche sulle visite fiscali cui sono soggetti i lavoratori tanto pubblici quanto privati? O si dovrà rispettare con scrupolo la permanenza in casa nelle fasce orarie in cui il medico fiscale potrebbe effettuare i controlli?

Vediamo dunque con gli esperti della Redazione come cambieranno le visite fiscali INPS con il Covid-19. Ricordiamo anzitutto che per alcune patologie particolari non corre l’obbligo di farsi trovare presso il proprio domicilio in caso di accertamenti. Si rimanda, a tal proposito, all’articolo “Per quali malattie non è prevista la visita fiscale INPS?”.

Come cambieranno le visite fiscali INPS con il Covid-19

Si assiste in questi giorni alla ripresa delle visite di controllo del personale medico INPS. Ma le procedure di accertamento non riguardano l’intero territorio nazionale perché partiranno in modo dilazionato. E peraltro escluderanno ancora per qualche tempo le città e i centri abitati in cui attualmente si registrano casi di coronavirus. Ciò perché, in presenza di focolai di epidemia, si adotteranno tutte le cautele che già conosciamo per averle apprese durante il periodo di lockdown.

A Roma e in tante altre città in cui il virus sta facendo avvertire la sua presenza non ci saranno affatto visite fiscali. Il lavoratore che chiede qualche giorno di malattia non dovrà attendere l’arrivo del medico fiscale almeno fino a nuova comunicazione. Anche nelle zone di Italia in cui sono ripartite le visite fiscali si dovrà adottare un nuovo protocollo. Ciò soprattutto se lo stato di malessere del lavoratore sarà legato a sindrome influenzale o a semplice raffreddore dal momento che la sintomatologia potrebbe ricondurre alla presenza del coronavirus. In tal caso, la visita fiscale avrà luogo a distanza attraverso il contatto telefonico o comunicando tramite il citofono dell’assistito.

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