Attenzione al reddito di cittadinanza che oltre al limite di prelievo e di spese ha anche questo vincolo che riguarda 250 euro di componente aggiuntiva 

reddito di cittadinanza

La misura principale per il contrasto alla povertà è il reddito di cittadinanza. La misura varata dal Governo Conte uno, con Lega e M5S in maggioranza fa ancora parlare di sé. E non solo per le tante notizie di cronaca suo furbetti o presunti tali. Sul reddito di cittadinanza sono sempre notevoli i dubbi e le perplessità che accompagnano la misura. Dalle modalità di utilizzo dei soldi, alle tipologie di acquisti ammessi. E alcune di queste particolarità della misura sono davvero poco note ai più.

Attenzione al reddito di cittadinanza che oltre al limite di prelievo e di spese ha anche questo vincolo che riguarda 250 euro di componente aggiuntiva

Il reddito di cittadinanza ha un lato di politica attiva sul lavoro ed un altro prettamente assistenziale. La misura serve per reinserire socialmente e lavorativamente i beneficiari del sussidio. Ma consta anche di in mero sussidio. Infatti i beneficiari ogni mese ricevono dei soldi. Grazie ad un accredito su una specie di carta di credito, chiamata carta RDC, l’INPS eroga la mensilità spettante. Che è divisa in due. Una parte è relativa all’integrazione del reddito del beneficiario e della sua famiglia.

L’altra parte è del cosiddetto affitto imputato. Un beneficiario singolo può prendere fino a 500 euro di integrazione reddituale. E 250 euro di corrispettivo a sostegno dell’affitto da pagare per la casa di residenza. Per chi ha mutuo invece, si può prendere fino a 180 euro. La parte di integrazione al reddito non  può essere prelevata tutta in contanti, ma solo una determinata e prestabilita somma.

Spese ammissibili, prelievi e canone di affitto

Secondo la normativa vigente, il prelievo di denaro contante con la carta RDC può arrivare fino a 100 euro per il singolo beneficiario o 210 euro per le famiglie con figli. Il resto della ricarica mensile può essere speso per acquisto di beni primari quali i generi alimentari, i farmaci o i capi di abbigliamento considerati primari. Inoltre si possono utilizzare i soldi delle ricariche per comperare forni, stufe, lavatrici e ogni altro elettrodomestico necessario. La carta è utile anche per pagare le bollette delle utenze domestiche e una volta al mese la rata del mutuo o il canone di affitto.

Bisogna fare attenzione al reddito di cittadinanza proprio sul canone di locazione. Infatti con il reddito di cittadinanza si può pagare l’affitto a prescindere che il contratto sia intestato al titolare del sussidio o meno. Unica condizione è che il contratto sia intestato ad un componente il nucleo familiare del beneficiario. Per pagare l’affitto occorre presentarsi negli uffici postale per effettuare un bonifico che partirà dalla carta e finirà sul conto del padrone di casa. Occorre presentarsi con carta di identità, codice fiscale e compilare un modello particolare. Sul modulo andrà inserito il nome di chi ordina il bonifico, l’importo, il nome  e l’IBAN del destinatario e la causale.

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