Attenzione a come si calcolano le imposte sull’acquisto della prima casa

Tasse

In questo articolo vedremo insieme quali sono le tasse da pagare sull’acquisto di un immobile. In particolare, faremo attenzione a come si calcolano le imposte sull’acquisto della prima casa. Scopriremo inoltre quali sono le agevolazioni fiscali a cui l’acquirente ha diritto.

Attenzione a come si calcolano le imposte sull’acquisto della prima casa: IVA o Imposta di registro?

Nel momento in cui si costituisce un contratto di compravendita, Il notaio incasserà dall’acquirente le imposte dovute. Successivamente l’erario riceverà dal notaio incaricato le somme incassate. L’acquirente, in sede di rogito, deve corrispondere determinate imposte. Il 9% dell’importo della compravendita a titolo di imposta di registro, 50 Euro di imposta ipotecaria e 50 Euro di imposta catastale. Se il venditore è una società di costruzioni, l’acquirente verserà a titolo di IVA il 10% per le normali abitazioni e il 22% per gli immobili di lusso. In questo caso le imposte di registro, ipotecaria e catastale saliranno tutte a 200 Euro.

Le agevolazioni sull’acquisto della prima casa

Facciamo ora attenzione a come si calcolano non solo le imposte ma anche le agevolazioni sulla prima casa. Infatti, Il calcolo cambia se l’acquirente ha diritto alle agevolazioni. L’imposta di registro scenderà al 2% e l’IVA verrà ridotta al 4%. Per usufruire delle agevolazioni “prima casa”, l’abitazione che si acquista non deve essere classificata come immobile di lusso e l’acquirente avrà l’obbligo di trasferire lì la propria residenza entro 18 mesi dall’acquisto.
L’eventuale contratto preliminare per l’acquisto di una prima casa potrà essere sottoscritto anche a beneficio di terzi. Un esempio lo abbiamo visto qui. Il neo-proprietario, però, non potrà vendere l’immobile acquistato con le agevolazioni prima di 5 anni, pena la decadenza dal beneficio delle agevolazioni.

Quando si rende necessario un contratto preliminare, cosa succede?

Qualora sia necessario un contratto preliminare dovremo ancor più fare attenzione a come si calcolano le imposte sull’acquisto della prima casa. Il contratto preliminare, detto anche compromesso, è un accordo tra venditore e compratore. Le due parti si impegnano a stipulare in un secondo momento l’atto di compravendita. Il compromesso è quindi solo una promessa perché il passaggio di proprietà tra le parti avverrà con il rogito. Normalmente si firma un compromesso quando non è possibile effettuare immediatamente il passaggio di proprietà ma si vuole ufficializzare l’accordo preso tra le parti. L’acquirente e il venditore dovranno registrare il contratto preliminare entro 20 giorni dalla sottoscrizione. Le parti dovranno anche versare l’imposta di registro pari a 200 euro e le marche da bollo in funzione del numero di pagine del documento. Attenzione però: nel caso in cui le parti concordino una caparra confirmatoria, l’imposta di registro sarà pari allo 0,5% del prezzo pattuito. Invece nel caso di un acconto prezzo salirà al 3%.  Ovviamene, il Notaio sconterà questi importi dalle tasse dovute in sede di compravendita definitiva.

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