Attacco hacker ai danni della Ferrari: cos’è successo ai dati dei clienti e perché bisogna fare sempre più attenzione alla sicurezza informatica

Attacco hacker ai danni della Ferrari

Il tema della sicurezza informatica è sempre più urgente, non solo per i privati cittadini, ma anche per le aziende. E l’ultimo attacco hacker subìto dalla casa di Maranello dovrebbe farci riflettere su questo. Ecco cosa è accaduto!

La notizia del giorno è che Ferrari ha subìto un nuovo attacco hacker. A rendere nota la vicenda è stata la società stessa che ieri sera, in un comunicato stampa, ha spiegato di non voler accogliere nessuna richiesta di riscatto, in quanto finanzierebbero ulteriori attività criminali. La Ferrari ha, quindi, prontamente informato le autorità competenti dell’accaduto ed ha avviato un’indagine in collaborazione con una società di sicurezza informatica leader a livello mondiale.

L’obiettivo è quello di identificare gli autori dell’attacco e valutare gli eventuali danni causati. In questi casi, infatti, potrebbero essere a rischio non soltanto i dati di contatto dei clienti, ma anche disegni, brevetti, prodotti e così via. Sottolineando la volontà di aver preso molto seriamente la questione, la società ha poi dichiarato che la violazione non ha avuto alcun impatto sull’operatività aziendale.

Questo non è stato l’unico attacco hacker ai danni della Ferrari

L’attacco hacker subìto da Ferrari nelle ultime ore, tuttavia, non è di certo il primo. Nell’ottobre dell’anno scorso, infatti, la società era stata colpita da un altro attacco informatico. In quell’occasione, i cyber criminali, mediante l’utilizzo di ransomware, si erano infiltrati all’interno dei sistemi operativi dell’azienda, trafugando ben 7 Gb (gigabyte) di dati, che contenevano documenti riservati, manuali di riparazione e altre informazioni sensibili.

Ferrari, tuttavia, mitigò l’accaduto dichiarando di non aver trovato reali evidenze riguardo ad un’eventuale violazione dei sistemi, con conseguente perdita dei dati.

Investire nella cyber security deve essere una priorità per le aziende

Il recente attacco hacker ai danni della Ferrari, e quelli avvenuti ai danni di altre imprese, ci servono per ricordare quanto sia presente e pericolosa la minaccia informatica, all’interno delle aziende, e quanto sia necessario adottare delle misure di sicurezza efficaci. Gli attacchi hacker ai danni delle aziende, infatti, sono sempre più frequenti e bisognerebbe quindi investire molte risorse per potenziare, o istituire, dei reparti di cyber security.

Gli aspetti principali su cui si dovrebbe puntare maggiormente sono:

  • la sicurezza delle proprie connessioni (uso di reti criptate, VPN e così via);
  • la tutela e l’integrità dei propri dati, in maniera tale che non vengano alterati, o addirittura cancellati, compromettendo l’operatività e la reputazione aziendale;
  • la riservatezza dei dati, per far sì che essi non vengano divulgati e diffusi ai cyber criminali.

Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per proteggerci dagli attacchi informatici

Tutto questo deve essere valido anche per i privati che, come mai prima d’ora, utilizzano quotidianamente gli strumenti digitali, come pc e smartphone, riversando sul web tonnellate di dati sensibili. Oltre ad utilizzare il buon senso, nella gestione delle informazioni personali, quindi, è sempre bene:

  • diffidare sempre dalle varie comunicazioni fraudolente, come ad esempio i messaggi, o le email di phishing;
  • aumentare la sicurezza, impostando password complesse e, possibilmente, diverse da portale a portale;
  • munirsi di strumenti di protezione come gli antivirus.

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