Arriverà raccomandata di accertamento dall’Agenzia delle Entrate a chi mette su Facebook e Instagram, Twitter e TikTok questi post

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Una delle paure principali degli italiani è quella di finire sotto l’occhio vigile del Fisco. L’Agenzia delle Entrate, infatti, potrebbe controllare conti correnti e depositi bancari di un contribuente. Questo quando pensa che si stia configurando il reato di evasione fiscale. Ovvero che il contribuente non dichiara e non paga le tasse su tutto quello che guadagna.

Quando scatta l’accertamento fiscale è necessario fornire le prove della propria non colpevolezza all’Agenzia delle Entrate. Ma non bastano dichiarazioni, servono documentazioni che provino quello che si dichiara. E non sempre se ne è in possesso. Arriverà raccomandata di accertamento dall’Agenzia delle Entrate  quando ci sono delle incongruenze con quanto dichiarato. Ma cosa controlla il Fisco?

Attenzione ai social network

L’Agenzia delle Entrate ha molti strumenti per controllare i contribuenti. I movimento del conto corrente, ad esempio, potrebbero far scattare il campanello di allarme. Anche l’utilizzo del bancomat: sia che si utilizzi troppo sia che l’uso sia sporadico. Insomma, non si può mai stare tranquilli. Bisogna, poi, fare attenzione anche a quello che si pubblica su internet su blog o social network. Perchè anche il Fisco ha profili social.

E a ribadirlo è stata la circolare numero 16/E del 2016. In essa il Fisco chiarisce che può attingere anche a banche dati provenienti da fonti aperte come la stampa, internet ed i profili social del contribuente. In ogni caso il controllo dei profili social viene utilizzato, in Italia, solo a supporto di altre prove emerse da indagini. Di fatto, quindi, i profili social vengono presi di mira solo se il Fisco ha già qualche sospetto.

Arriverà raccomandata di accertamento dall’Agenzia delle Entrate a chi mette su Facebook e Instagram, Twitter e TikTok questi post

Ma a cosa si deve fare particolarmente attenzione? Se un cittadino dichiara di essere disoccupato e vivere di NASPI o reddito di cittadinanza deve essere molto accorto nei post dei social. Se pubblica, ad esempio, su Facebook che è in crociera ai Caraibi e su Twitter il nuovo anello di diamanti che ha regalato alla fidanzata, potrebbero esserci delle incongruenze.

Attenzione, quindi, a pubblicare anche su Instagram e TikTok dell’ultima cena nel ristorante stellato. O a tessere le lodi della vita da nababbo che si conduce. Il tutto, infatti, potrebbe destare dei sospetti se le entrate che si dichiarano sono al limite della povertà.

Di fatto, quindi, i social network non devono essere usati per apparire più ricchi di quello che realmente si è. Perchè se ci può credere chi segue il profilo social, potrebbe crederci anche l’Agenzia delle Entrate.

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