A quanto ammonta il minimo di una pensione Inps?

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L’importo minimo della pensione che l’Inps garantisce ai contribuenti italiani nel 2020 ammonta ad una somma dignitosa oppure occorre provvedere diversamente? Perché si parla di nuovi importi? L’assegno pensionistico può aumentare nel corso del tempo e, in caso affermativo, in base a quali criteri? Gli interrogativi che ci poniamo riguardano spesso la nostra futura condizione economica, in particolare quella relativa all’ultima stagione della nostra esistenza.

Con l’avvicinarsi della vecchiaia si moltiplicano le perplessità e le domande. Ci assalgono preoccupazioni e timori che riguardano per lo più le condizioni di salute e la situazione finanziaria. La mente si focalizza sulla paura di non riuscire a fronteggiare il naturale decadimento psicofisico e gli eventuali impedimenti all’autosufficienza. All’ansia relativa alle compromissioni del funzionamento si aggiunge l’angoscia di non poter contare sull’autonomia finanziaria e di dover ricorrere al soccorso altrui.

Si insinua pertanto il dubbio di non riuscire a conservare anche durante la vecchiaia un tenore di vita simile a quello dei decenni precedenti. Sapere a quanto ammonta il minimo di una pensione Inps potrebbe mettere al riparo da sgradite sorprese. Conoscere anticipatamente l’importo che l’Inps corrisponde ai contribuenti può tornare utile anche ai fini di un piano di accumulo a lungo termine.

A quanto ammonta il minimo di una pensione Inps?

Con buona sorte dei percettori del trattamento previdenziale, gli importi delle pensioni subiscono variazioni col trascorrere del tempo. Si tratta dei cosiddetti adeguamenti cui l’Istituto di previdenza sociale provvede sulla scorta di alcune variabili. Ciò perché bisogna periodicamente sottoporre a revisione e adeguamento gli importi da corrispondere in base all’inflazione e al costo della vita.

Il potere di acquisto non si conserva identico col passare del tempo e ciò giustifica la necessità di garantire aumenti periodici ai trattamenti previdenziali. Attualmente l’importo dell’assegno della pensione minima è pari a 515,07 euro, pertanto rispetto all’anno 2019 l’aumento è di 2,06 euro.

Occorre infine ricordare che i percettori di pensione non riceveranno per l’anno 2020 alcun conguaglio per ciò che hanno corrisposto nel precedente anno. La circolare 147/2019 dell’Inps riporta i criteri di rivalutazione delle pensioni per il 2020 e gli importi delle integrazioni cui alcuni contribuenti hanno diritto. Dalla letture della suddetta circolare si evince che, stando ai calcoli della percentuale, l’aumento della perequazione nel 2020 si attesta sull’1,1%.

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