Gli investimenti nell’oro sono generalmente sicuri, soprattutto nei periodi di maggiore incertezza economica e finanziaria, quando è necessario diversificare il proprio portafoglio, al fine di bilanciare eventuali perdite.
Questo metallo prezioso, infatti, è da sempre considerato dagli analisti come la valuta su cui puntare durante le crisi, in quanto “bene rifugio”. Anche se i mercati azionari attraversano turbolenze marcate, infatti, l’oro riesce a mantenere un certo valore perché non è direttamente legato alle altre forme di investimento, come le azioni e le obbligazioni.
Per questo motivo, ricorrervi può essere un buon metodo per proteggersi da un tracollo. Sono diversi gli strumenti che consentono di aggiungere l’oro al portafoglio di investimento e gli interessati possono scegliere quello più adatto alle proprie esigenze e agli obiettivi nel medio e nel lungo periodo. La scelta varia anche in base ai valori che si intende perseguire (ad esempio, la predilezione per l’oro estratto in modo responsabile). Ma come sfruttare l’attuale quotazione a 95,16 al grammo?
5 metodi per puntare sull’oro e approfittare dell’impennata irrefrenabile della quotazione del metallo
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5 metodi per puntare sull’oro e approfittare dell’impennata irrefrenabile della quotazione del metallo
Ci sono diversi modi per investire in modo diretto o indiretto nell’oro.
- Il primo consiste sicuramente nel comprare fisicamente lingotti o monete. Questa soluzione, tuttavia, comporta una serie di spese aggiuntive, per l’assicurazione, il trasporto e la custodia. Attenzione, inoltre, alla certificazione. Quando si acquistano lingotti, infatti, si deve ricevere un attestato o una placchetta anticontraffazione (cd. kinebar).
- Per le monete d’oro, invece, si ricorre spesso ai marenghi svizzeri, ma in tal caso bisogna prestare attenzione alla possibilità che possano essere rivenduti. Delle valide alternative di investimento sono il Maple Leaf canadese, il Wiener Philharmoniker austriaco e l’Australian Nugget, composte da oro a 24 carati e del peso di 1 oncia.
- Per gli investimenti indiretti, invece, è possibile ricorrere agli ETF che riproducono l’andamento del prezzo dell’oro. In questo caso, si investe nell’oro senza doverlo detenere fisicamente (e, dunque, senza sostenere le spese di trasporto, assicurazione e deposito); quando il prezzo dell’oro sale, si innalza anche il valore dell’ETF. Al pari di altri strumenti finanziari, anche gli ETF sull’oro possono essere negoziati in borsa e venduti o acquistati facilmente. Per l’acquisto, infatti, basta specificare la tipologia dell’ETF, il suo valore e il numero di pezzi.
- Le azioni delle società minerarie rimangono uno dei modi più diffusi per investire nel materiale prezioso indirettamente. Si tratta, però, di titoli caratterizzati da estrema volatilità, anche perché i principali giacimenti sono situati nei Paesi emergenti (come Sudafrica, Indonesia, Russia) e l’estrazione è legata a una serie di rischi.
- Gli investitori, infine, che hanno voglia di partecipare all’andamento del prezzo dell’oro hanno a disposizione i cd. certificati. I certificati in oro rappresentano titoli che replicano l’andamento del prezzo del metallo prezioso in maniera molto più accurata rispetto alle azioni delle società minerarie. Il valore dei certificati varia a seconda della quotazione dell’oro. Questo strumento, dunque, garantisce una maggiore flessibilità e, dunque, è adatto a una vasta gamma di investitori. Occhio, però, perché possederli non significa detenere il metallo ma solo partecipare all’andamento del prezzo e, inoltre, non è consentito scegliere la tipologia di oro su cui investire.