Mutui a tasso variabile alle stelle, conviene allungare la durata per abbassare la rata? La risposta sorprenderà

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Se hai un mutuo a tasso variabile e le rate sono alle stelle, conviene allungare la durata del finanziamento? Questa scelta ha un vantaggio ma ha anche un grande svantaggio.

Negli ultimi mesi, i tassi di interesse sui mutui a tasso variabile sono aumentati, portando a un incremento dell’importo delle rate mensili. Questo fenomeno è dovuto alla politica monetaria della Banca Centrale Europea, che ha iniziato ad aumentare il tasso di interesse da luglio 2022. Dopo 10 rialzi consecutivi, potrebbe non essere finita, stando alle dichiarazioni che arrivano dai membri della BCE. Cosa deve fare allora, chi ha un mutuo a tasso variabile?

Mutui a tasso variabile alle stelle: una possibile soluzione

Per chi ha un mutuo a tasso variabile e vuole alleggerire il peso della rata, una soluzione possibile è quella di allungare la durata. In questo modo, si riduce l’importo mensile da pagare, ma si aumenta il numero delle rate totali.

Il vantaggio principale di allungare la durata del mutuo è quello di abbassare la rata mensile, rendendo più sostenibile il pagamento. Questo può essere utile in caso di difficoltà economiche temporanee o di necessità di avere più liquidità per altre spese.

Quali sono gli svantaggi di allungare la durata del mutuo

Tuttavia, allungare la durata del mutuo comporta anche degli svantaggi. Il primo è che si pagano più interessi nel lungo periodo, in quanto il debito si estingue più lentamente. Il secondo è che si rischia pagare una rata più alta in futuro, se i tassi dovessero aumentare ulteriormente.

Per capire meglio le conseguenze di questa scelta, facciamo un esempio con un debito residuo di 120.000 euro da restituire in 10 anni o in 15 anni. Nel primo caso l’ammortamento sarebbe di 12.000 euro all’anno, ovvero 1.000 euro al mese. Ma la rata scenderebbe a 666,6 euro al mese se si spalmasse il rimborso su 15 anni.

Il nodo degli interessi

Questa soluzione sarebbe perfetta, peccato che allungare il debito significa pagare anche più interessi. Ma di quanto? Difficile dirlo proprio perché il mutuo è a tasso variabile. Se tassi dovessero ulteriormente crescere, gli interessi inevitabilmente aumenterebbero.

Il Codacons ha calcolato quanto potrebbe costare oggi in interessi un debito ipotecario di 120.000 euro per 25 anni e per 30 anni. Ovviamente questa ipotesi si basa sull’assunto che i tassi rimangano quelli attuali. Calcolando un TAEG di mercato al 4,4% gli interessi per un mutuo a 25 anni sarebbero di oltre 74.200 euro. Ma se il mutuo passasse a 30 anni, gli interessi da restituire sarebbero di 91.500 euro circa. L’allungamento di 5 anni costerebbe oltre 17.000 euro.

Ci sarebbero, pero, alcune soluzioni alternative per mettere un freno ai mutui a tasso variabile alle stelle.

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