L’INPS assegna subito fino a 6 anni di contributi in più a chi presenta questa richiesta

INPS

Si avvicina il nuovo anno e molti lavoratori attendono le numerose novità che interessano la riforma pensioni. Quali saranno le alternative alle attuali soluzioni per lasciare il mondo del lavoro? Su quali opzioni si potrà contare? Chi desidera andare in pensione e beneficiare di alcune agevolazioni sui contributi, potrebbe approfittare di una soluzione che l’INPS offre a moltissimi contribuenti. Presentando apposita istanza, l’Istituto di Previdenza Sociale concede di riscattare diversi anni da inserire nel montante contributivo accedendo prima al collocamento in quiescenza. L’INPS assegna subito fino a 6 anni di contributi in più a chi presenta questa richiesta come possiamo vedere nel presente approfondimento.

Cosa fare dopo la pensione?

L’attuale scenario previdenziale offre numerose soluzioni ai lavoratori che si avvicinano al momento del congedo lavorativo. C’è chi desidera andare in pensione per godersi un po’ di meritato riposo e chi invece pensa già a come poter occupare il proprio tempo. In quest’ultimo caso, sarebbe interessante capire in quali casi un pensionato può aprire una Partita IVA ad esempio.

Se da un lato c’è chi può contare su un certo montante di contributi, dall’altro alcune persone non ne possiedono a sufficienza. In questi casi è talvolta possibile beneficiare di alcune soluzioni assistenziali che non prevedono l’accumulo dei contributi. Lo abbiamo spiegato nell’articolo “Bastano 3 requisiti per ottenere circa 500 euro mensili di pensione INPS senza avere contributi”. In base alla vigente normativa, per recuperare anni di contributi è possibile utilizzare il cosiddetto riscatto agevolato che sarà fruibile anche successivamente al 31 dicembre 2021.

L’INPS assegna subito fino a 6 anni di contributi in più a chi presenta questa richiesta

I lavoratori che desiderano sfruttare il riscatto agevolato per andare in pensione possono inserire nel computo dei contributi anche gli anni universitari. I periodi di studio universitario, specializzazione o dottorato, si possono includere nel calcolo dei contributi a fronte di una specifica domanda. Tutti coloro che hanno regolarmente conseguito il titolo di studio possono sfruttare tale riscatto da un un minimo di due fino a sei anni. Il riscatto tiene in considerazione la durata del percorso di studi e non eventuali anni fuori corso o quelli già coperti da contribuzione obbligatoria.

Il riscatto laurea agevolato si calcola su specifici minimali e prevede un importo specifico che è pari a 5.264,49 euro per ogni anno riscattato attualmente. Questa soluzione permette in alcuni casi di risparmiare fino al 70% rispetto ad altri tipi di riscatto. In simili circostanze può essere utile utilizzare il simulatore INPS per verificare l’eventuale costo del proprio versamento. È importante ricordare che il riscatto è deducibile dal reddito. Ciò significa che un simile pagamento consente dei vantaggi fiscali riducendo l’ammontare delle tasse annuali.

Approfondimento

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