Lavora meno di un impiegato, ma guadagna più di 100mila euro l’anno: ecco qual è la professione che tutti vorrebbero fare

Lavora meno di un impiegato, ma guadagna più di 100mila euro l'anno: ecco qual è la professione che tutti vorrebbero fare

Il medico di famiglia è una figura professionale di primaria importanza, perché lavora a stretto contatto con i pazienti ed è il primo a raccoglierne le istanze. Oltre alla prescrizione di cure e alla diagnosi delle patologie, il medico di base dispensa anche consigli burocratici. Svolgere questo mestiere non è affatto semplice e richiedere un’adeguata preparazione; i guadagni, tuttavia, sono molto elevati a fronte delle ore quotidiane effettivamente lavorate.

Medico di famiglia: più di 120.000 euro all’anno per meno di 4 ore di lavoro al giorno

Lo stipendio dei medici di base non è fisso per tutti, ma varia a seconda del numero di assistiti, dell’anzianità, di eventuali incarichi ricoperti, della Regione e del contratto di lavoro. La paga è calcolata su una “quota capitaria“, cioè una somma attribuita annualmente per ciascun paziente, e che ammonta a circa 70 euro lordi annui per i primi 500 assistiti e a 35 euro lordi annui per gli assistiti oltre i 500. All’importo, poi, vanno addizionate le seguenti voci:

  • indennità per i pazienti fragili o ultra settantacinquenni;
  • bonus per attività straordinarie, ad esempio vaccinazioni o tamponi;
  • somme per turni di continuità assistenziale (l’ex guardia medica);
  • indennità per la reperibilità notturna;
  • rimborsi per le spese di amministrazione dell’ambulatorio.

In linea di massima, un medico di famiglia con il massimo dei pazienti (che è pari a 1.500) e con meno di 3 anni di esperienza può percepire uno stipendio lordo annuo di circa 71.500 euro; i professionisti che hanno tra i 10 e i 20 anni di servizio, invece, possono guadagnare più di 120.000 euro all’anno e quelli con più di 20 anni di carriera oltre 160.000 euro. In pratica, in media, un medico di base può contare su uno stipendio annuo compreso tra 52.000 e 103.000 euro lordi.

Quanto lavora settimanalmente un medico di famiglia?

Per quanto riguarda le ore di svolgimento dell’attività, il medico di famiglia deve assicurare l’apertura per determinati giorni a settimana, a seconda del numero degli assistiti. Nel dettaglio:

  • fino a 500 pazienti, è necessario aprire lo studio per almeno 5 ore a settimana;
  • tra 500 e 1.000 pazienti, le ore di lavoro minime sono 10 a settimana;
  • tra 1.000 e 1.500 pazienti, l’ambulatorio deve rimanere aperto non meno di 15 ore settimanali;
  • per i medici massimalisti, che hanno il massimo di 1.500 pazienti, la settimana lavorativa non può essere inferiore a 20 ore.

Questi sono orari minimi e, dunque, nulla vieta ai medici di garantire un servizio maggiore, soprattutto nei casi in cui le richieste dell’utenza lo rendano necessario. Come si può vedere, però, se rapportata allo stipendio annuo percepito, la mole di lavoro dei medici di base non è affatto elevata.

Se, poi, si aggiunge la possibilità di svolgere attività privata, tramite visite a pagamento, collaborazioni con strutture sanitarie, attività di medicina del lavoro (ad esempio, col ruolo di consulenti aziendali) e collaborazioni con università e istituti di ricerca, lo stipendio mensile lievita notevolmente.