I permessi non goduti dal lavoratore quando e quanto vengono pagati?

busta paga

Ogni mese il lavoratore dipendente matura sia le ferie che i cosiddetti ROL, ovvero i permessi per riduzione orario di lavoro. I permessi vengono riconosciuti al dipendente come ulteriori ore di assenza giustificata e pagata per fare in modo che il lavoratore possa ridurre il proprio impegno lavorativo mensile. E allo stesso tempo per garantire delle ore extra al posto delle cosiddette ex-festività, ovvero quelle abolite dalla Legge. Di cui non è possibile più godere. Si tratta di un monte ore che in capo all’anno può essere anche molto importante. Ma i permessi non goduti dai lavoratori quando e quanto possono essere monetizzati in busta paga al lavoratore?

Permessi, un istituto diverso dalle ferie

I permessi vengono riconosciuti al lavoratore per ragioni molto diverse dalle ferie. Queste ultime, infatti, servono per rigenerarsi dopo un anno di lavoro e devono obbligatoriamente essere fruite. E non possono in nessun caso essere monetizzate. I permessi, invece, proprio per la natura diversa che hanno, possono essere non goduti dai dipendenti e, di conseguenza, pagati in busta paga.

La data entro cui è necessario fruire dei permessi, in ogni caso, è determinata dai singoli CCNL. Superata tale data devono, poi, essere liquidati nello stipendio successivo. Nella maggior parte dei contratti è previsto che per i permessi non goduti nell’anno di maturazione ci sia tempo entro il 30 giugno dell’anno successivo per il godimento.

La monetizzazione dei permessi

Se entro la data ultima entro cui il lavoratore può godere dei permessi non li ha richiesti è l’azienda stessa a provvedere ad inserirli in busta paga. Ogni ora di permesso retribuita, quindi, equivale alla paga di un giorno di lavoro. Ma, ovviamente, il dipendente perderà le ore di assenza di cui non ha goduto.

Ma anche prima della scadenza può essere il lavoratore stesso a richiedere la monetizzazione dei permessi non goduti.

I permessi non goduti dal lavoratore quando possono essere richiesti

Il lavoratore in qualsiasi periodo dell’anno può chiedere al proprio datore di lavoro di vedersi pagare i permessi non goduti. Anche se si è lontani dalla scadenza per la monetizzazione degli stessi. Per presentare la richiesta deve presentare al datore di lavoro una raccomandata a mano o con ricevuta di ritorno. In alternativa, può inviare anche una PEC.

In essa deve specificare di richiedere il saldo delle ore maturate e non godute specificando il numero di ore di cui richiede il pagamento che avverrà nella busta paga relativa al mese successivo.

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