È il Paese con gli stipendi tra i più alti dell’area Ocse e cerca italiani: 80.000 € l’anno per lavorare 4 giorni a settimana

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Il lavoro, nel nostro Paese, scarseggia; e anche quando c’è, gli stipendi sono molto bassi. Ma per fortuna esistono ottime opportunità all’estero.

In Europa esistono già molti Paesi che hanno adottato norme innovative per quanto riguarda il lavoro, tra cui la settimana corta: Spagna, Islanda, Belgio, Danimarca, Portogallo, Paesi Bassi, Svezia e poi Norvegia e Regno Unito. In Italia questo “concetto” proprio non va giù ai vari Governi di turno, sicché siamo sempre fanalino di coda. Tra l’altro, in Italia si lavora durante il fine settimana molto di più rispetto ad altri Paesi UE (vabbè, siamo un Paese con molte attività turistiche…). Fatto sta che chi è alla ricerca di migliori opportunità può guardare a un Paese in particolare che sta cercando figure professionali italiane. Parliamo dell’Islanda.

Come lavorare in Islanda e quali offerte sono disponibili

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A differenza del Bel Paese, di nuovo, l’Islanda offre lo stipendio minimo, che è intorno a 2.000 euro. Non solo: i dipendenti possono sfruttare numerosi benefit, la parità e uguaglianza di trattamento economico è una realtà, ed esistono altri vantaggi come il congedo parentale di 1 anno, sia per le mamme che per i papà. In Islanda inoltre i lavoratori hanno diritto a 24 giorni di ferie all’anno, retribuite, oltre a 12 giorni festivi; ciò è possibile grazie alla cultura del Paese, che mira a permettere benessere e relax e offre alle famiglie la possibilità di trascorrere del tempo insieme, il tutto creando una società molto civilizzata.

Il paradiso, praticamente! Quantomeno in confronto alla realtà italiana. Certo, anche in Islanda ci saranno problemi che i Governi sono tenuti a risolvere, ma per quanto riguarda il mondo del lavoro il Paese può offrire molto. E soprattutto al momento c’è ampia richiesta di personale qualificato italiano. Più nello specifico, sono ambiti:

  • lavoratori esperti nel turismo;
  • pescatori;
  • lavoratori edili;
  • esperti in energie rinnovabili;
  • esperti nell’IA, IT e software.

Come accennato poco sopra, la settimana lavorativa in Islanda non è obbligatoriamente “corta”, ma più della metà dei dipendenti non superano le 40 ore e ci sono impieghi da 35-36 ore. I professionisti che trovano impiego in settori come l’ingegneria, la finanza o l’informatica, possono guadagnare anche oltre 80 mila euro all’anno. Di contro, c’è da ricordare che il costo della vita nel Paese è piuttosto alto, così come la tassazione. È anche vero che oltre ai benefit sopra citati, è possibile sfruttare ulteriori agevolazioni come ad esempio buoni mensa, aiuti e sconti per il trasporto pubblico e persino aiuti per pagare le spese dell’alloggio. Se dunque l’idea di trasferirsi si sta facendo largo nella mente, ecco che si possono trovare interessanti annunci di lavoro nei portali più accreditati come Eures, Eurojobs.is oppure Job.is.