Nelle ultime ore non si fa che parlare delle pressioni esercitate da Donald Trump sul Presidente della FED (la Banca Centrale Americana), Jerome Powell. Trump, infatti, starebbe pensando a un modo per “licenziarlo” e permettere un taglio dei tassi di interesse a breve.
Questa situazione non avrebbe fatto altro che aggravare la crisi dei mercati finanziari e l’indebolimento del dollaro. Per il settore delle criptovalute, invece, le ripercussioni sembrerebbero contenute. L’attuale situazione economica potrebbe addirittura giovare alla moneta digitale?
Trump sfida Powell: licenziamento in caso di mancato taglio dei tassi di interesse?
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Trump sfida Powell: licenziamento in caso di mancato taglio dei tassi di interesse? [foto @El editorial/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
“Molti chiedono un ‘taglio preventivo’ dei tassi di interesse. Con i costi dell’energia in calo, i prezzi dei prodotti alimentari (compreso il disastro delle uova di Biden!) sostanzialmente inferiori e la maggior parte delle altre ‘cose’ in calo, non c’è praticamente inflazione. Dato che questi costi tendono al ribasso, proprio come avevo previsto, non ci può essere inflazione; ma può esserci un rallentamento dell’economia a meno che Mr. Too Late, un grande perdente, non abbassi i tassi di interesse, ORA.
L’Europa li ha già ‘abbassati’ sette volte. Powell è sempre stato ‘in ritardo’, tranne quando si è trattato del periodo elettorale, quando ha abbassato i tassi per aiutare Joe Biden, e poi Kamala, ad essere eletti. Come è andata a finire?”
Trump ha, dunque, sollecitato Powell ad attuare un taglio dei tassi di interesse che, al momento, sono fermi al 4,5%. Qualche giorno fa, il Presidente della FED aveva espresso enorme timore per le ripercussioni dell’imposizione dei dazi sui mercati globali e, in particolare, della necessità di contenere un aumento dei prezzi ed evitare la cd. stagflation.
Al momento, tuttavia, gli analisti non prevedono colpi di scena da parte della Banca Centrale Americana e le probabilità che ci sia un taglio ai tassi sono solo al 13%, come riporta CME FedWatch.
Addio al dollaro come bene rifugio: la soluzione sono le criptovalute?
Lo US Dollar Index (DXY), che analizza la forza del dollaro americano rispetto alle altre valute principali, ha registrato un calo superiore del 10% nel primo trimestre del 2025. Nonostante il momento di profonda incertezza, il prezzo delle criptovalute non ha subito alcuna importante ripercussione. Come hanno sottolineato gli analisti di Bitfinex, il Bitcoin sta mostrando una grossa resilienza e ha superato gli 88.000 dollari. Per questo motivo, c’è chi addirittura ipotizza che potrebbe diventare il nuovo bene rifugio (come l’oro).

Addio al dollaro come bene rifugio: la soluzione sono le criptovalute? [foto @Yalcin Sonat/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]