Dedicarsi alla cura della casa, della famiglia e dei figli, senza vincoli di subordinazione e senza retribuzione: è questo che fa la maggior parte delle casalinghe. Prima erano esclusivamente le donne a svolgere questi compiti, ma ormai anche gli uomini si cimentano nelle attività di cura. Si tratta di un vero e proprio lavoro, spesso molto faticoso ma non é previsto stipendio né accredito dei contributi; di conseguenza anche la futura pensione é incerta. C’è, però, una possibilità anche per casalinghe e casalinghi di ricevere la prestazione previdenziale: l’iscrizione all’apposito Fondo INPS.
La pensione a 57 anni per le casalinghe è una realtà, ecco come fare
Il Fondo Casalinghe è rivolto a tutti coloro che svolgono lavori domestici senza obblighi di subordinazione e retribuzione. L’iscrizione richiede il rispetto delle seguenti condizioni:
- età masssima di 65 anni;
- mancato svolgimento di attività lavorativa dipendente o autonoma che necessita di iscrizione a una cassa previdenziale. Viene consentita solo l’attività lavorativa part-time con stipendio annuo inferiore a 12.451 euro lordi;
- nessuna titolarità di pensione diretta. È ammessa solo la pensione ai superstiti, come quella di reversibilità.
L’iscrizione al Fondo è volontaria e va fatta in maniera telematica, tramite il sito dell’INPS, il Contact Center dell’Istututo di Previdenza e i patronati o gli intermediari abilitati. In particolare, bisogna accedere al portale INPS con le credenziali digitali SPID, CIE o CNS e cliccare sulle iscone “Pensione e Previdenza” e “Iscrizione Fondo Casalinghe e Casalinghi”. Dopo l’accoglimento della domanda di iscrizione, gli interessati possono iniziare a versare i contributi. Non ci sono limiti in tal senso, ma è necessario accreditare almeno 25,82 euro, per il riconoscimento di un mese intero di contributi; servono, quindi, 309,84 euro per il riconoscimento di un intero anno di contribuzione. Non è, però, previsto alcun termine temporale per il versamento e gli iscritti possono procedere in ogni momento dell’anno.
Pensione casalinghe e casalinghi: come si calcola?
La pensione pagata dal Fondo Casalinghe e Casalinghi è determinata sulla base del sistema contributivo, dunque tenendo conto dell’età pensionabile e dei contributi versati, trasformati in assegno pensionistico tramite specifici coefficienti di trasformazione; ad esempio, per chi smette di lavorare a 57 anni il coefficiente è pari al 4,90%, mentre per chi smette a 65 anni al 6,36%. Non è, però, possibile beneficiare dell’integrazione al trattamento minimo e i contributi del Fondo non sono cumulabili con quelli di altre gestioni previdenziali.
Uno dei vantaggi del Fondo è l’opportunità di andare in pensione a 57 anni, a patto che siano stati accreditati almeno 5 anni di contributi (pari a 60 mesi). L’assegno, però, verrà pagato soltanto se la cifra spettante ammonta a non meno di 1,2 volte l’Assegno sociale, cioè a 646,416 euro al mese. Nel caso in cui a 57 anni non si riesca a rispettare tale requisito, bisognerà attendere i 65 anni di età e accedere alla pensione di vecchiaia senza alcun tipo di limitazione economica.