ZEW giù, Draghi anticipa, Borse su

Zew

E’ bastata la seguente equazione:“ZEW in ribasso tanto da costringere Draghi a parlare due volte lo stesso giorno” per spingere le Borse in deciso rialzo.

Come avevamo più volte accennato nei giorni scorsi, a differenza dei tanti orsi che si aggirano per il WEB, le Borse hanno ben poche probabilità, al momento, di innestare perigliosi ribassi.

Notiamo che in realtà lo ZEW sulle condizioni economiche tedesche ha battuto le attese pur scendendo dal mese scorso.
Ed è qui che scatta l’alert!

Infatti, unendo questo trend al precipitare dello ZEW sul sentiment sia della Germania che dell’UE è evidentemente uscito un quadro preoccupante.

Tanto da convincere il Presidente della BCE a parlare già in mattinata nonostante fosse previsto un suo intervento ufficiale anche oggi pomeriggio.

Ma vediamo i dati macroeconomici principali di giornata.

Tabella dati macroeconomici principali di giornata

Indice ZEW delle condizioni economiche tedesche (Giu) 7,8 6,0 8,2
Rilevazione ZEW del sentimento sull’economica tedesca (Giu) -21,1 -5,7 -2,1
Indice principali prezzi al consumo (Annuale) (Mag) 0,8% 0,8% 1,3%
Indice generale dei prezzi al consumo (Mensile) (Mag) -0,1% 0,9% 0,9%
IPC (Mensile) (Mag) 0,1% 0,2% 0,7%
IPC (Annuale) (Mag) 1,2% 1,2% 1,7%
Sentimento di fiducia dello ZEW -20,2 -3,6 -1,6

Il -21.1 tedesco unito al -20.2 dello ZEW dell’UE hanno evidentemente rappresentato un campanello d’allarme alquanto rumoroso per la BCE.

Le parole di Draghi di stamani non è che abbiamo aperto porte particolarmente nuove.

E’ però bastato rinfocolare certi concetti di apertura e rinvigorire l’atteso TLTRO per riaccendere il fuoco rialzista  delle Borse che già covava sotto la cenere.

Draghi bullish?

Ci troviamo dunque per la prima volta di fronte a un Mario Draghi bullish? Ovvero in grado con poche parole mirate di dare anima a importanti movimenti di Borsa…

L’effetto indotto è stato questo e certamente il banchiere poteva lecitamente attenderselo.

E’ però consequenziale  pensare che Draghi abbia davvero voluto contrastare un momento di dati macroeconomici fortemente negativi come quelli dello ZEW.

Così facendo ha trasformato un possibile momentaccio per i listini in una fase di rialzo promettente e in un certo qual modo garantista anche per il prossimo futuro.

Ma si badi immediato futuro…

Preoccupazioni anche dal fronte inflazione…troppo bassa

Ciò che si evince osservando la tabella dei dati macroeconomici è che evidentemente anche dal fronte dei prezzi i vertici della Banca Centrale Europea hanno ricavato delle preoccupazioni.

Non a caso l’estemporaneo intervento mattutino di Mario Draghi si è soffermato a lungo sulla necessità di favorire il target dell’inflazione al 2%.

Ciò sopportando eventualmente anche fasi superiori al target per compensare l’attuale situazione di debolezza con l’Indice dei prezzi al consumo.

Su base mensile a +0,1% vs +0,2% e dal precedente +0,7%.

Trovo buffo però che si parli di tagliare tassi già negativi come fosse una soluzione e come se l’esempio giapponese non esistesse…

Quando poi si invita ad investire selezionando i  Paesi senza debito ed escludendo quelli che si trascinano il vecchio debito pubblico del secolo scorso…è chiaro che il messaggio non è ancora arrivato…

La deflazione se non recessione in Europa è dietro l’angolo!

Non è certo con segmentazioni antistoriche che si potrà rimediare ad errori che hanno portato l’UE NELLA SUA INTEREZZA a questo frustrante stato di cose!

Approfondimento

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