Wall Street vola e il petrolio arretra

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a cura della Dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro dai suoi uffici di Boston

Le borse americane chiudono su nuovi massimi durante il Black Friday: Dow Jones +0.35%, S&P 0.37% e Nasdaq 0.34%.

Nonostante i timori che i membri dell’Opec non giungano ad un accordo, nulla ha fermato Wall Street, infatti il rally post Trump continua da giorno 8 senza arresto.

Quanto durerà ancora?

La prossima settimana è ricca di appuntamenti macroeconomici che potranno incidere fortemente non solo sugli indici ma soprattutto nelle valute. Il super dollaro sembra essere destinato alla parità, ma in queste ultime battute ha perso terreno e la coppia EUR/USD è stata scambiata a 1,0600.

Le borse europee chiudono l’ultima sessione settimanale in territorio positivo, ma con volumi di scambi molto ridotti a causa del Black Friday e della chiusura anticipata delle borse americane. Piazza Affari riesce a chiudere sopra la parità, ma il titolo bancario MPS crolla perdendo oltre il 13%. Nel contempo lo spread Btp-bund è salito a 185 punti sul timore che vinca il no. Ormai manca poco più di una settimana al referendum italiano e abbiamo più volte assistito a cataclismi annunciati e mai verificati nella realtà.

Il mese di Novembre, infine, dopo un inizio in profondo rosso, sembra concludersi al rialzo. L’unico attore che potrebbe alterare le quotazioni è il petrolio. Se l’accordo Opec non dovesse essere preso in seria considerazione potremmo assistere ad un crollo del prezzo dell’oro nero dove, peraltro, oggi ha già perso il 4%.

 

 

 

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