Wall Street: alle porte batte vento di tempesta!

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Wall Street stretta tra due fuochi

Dopo la chiusura per lutto di ieri per la commemorazione dell’ex presidente Usa Geroge Bush, oggi Wall Street riapre travolta da due tempeste, entrambe inattese: l’arresto in Canada della Cfo di Huawei Technologies, Meng Wanzhou, su richiesta degli Stati Uniti e il tonfo del petrolio durante il vertice Opec.

I Futures Usa

Sulla scia di queste notizie i futures degli indici Usa flettono in negativo: S&P500 a -1,4%, Dow Jones a -1,5% e Nasdaq a -1,9%.

Non va meglio il petrolio che crolla del 4% immediatamente dopo la notizia di possibili tagli inferiori a quanto inizialmente previsto (1 milione contro attese di 1,2-1,6 milioni di barili al giorno) salvo poi limitare i danni (h. 13.35 ora italiana) a -1,8% per il Brent (60,44 dollari) e -2,27% per il Wti (51,7 dollari). A peggiorare al situazione anche le richieste dell’Iran che, di fronte ad un possibile impegno minimo da parte dei partecipanti al meeting, ha deciso di essere esentato dai tagli alla produzione, tagli che potrebbero avere solo carattere volontario.

L’Iran al centro della scena

La conferma arriva dal Ministro del petrolio iraniano, Bijan Zanganeh il quale ha anche criticato l’incontro tra Kingpin Khalid al-Falih a capo della delegazione saudita e il rappresentante Usa, Brian Hook sottolineando che gli Usa (acerrimi nemici di Teheran) non fanno parte dell’Opec e quindi la loro presenza era del tutto fuori luogo.

Ma l’Iran è richiamato in scena anche per l’altro elemento destabilizzante di oggi, l’arresto del cfo di Huawei, Meng Wanzhou. Infatti l’accusa è quella di aver venduto tecnologie alla repubblica islamica, violando di fatto l’embargo voluto da Washington. Un evento, questo, che potrebbe mettere seriamente a rischio la fragile tregua sulla guerra commerciale, tregua i cui contorni, peraltro, erano apparsi già nebulosi immediatamente dopo l’annuncio del Presidente Usa Donald Trump.

Dati macro

Molti i dati macro Usa in pubblicazione e tra questi si segnalano: la stima ADP di novembre riguardante la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore privato, le cifre delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, la bilancia commerciale di ottobre, gli ordini alle imprese di ottobre, il dato finale della produttività non agricola del terzo trimestre, le previsioni sul costo unitario del lavoro e il dato finale dell’indice PMI servizi a novembre oltre all’indice ISM servizi sempre di  novembre.

Da ricordare anche l’intervento al Congresso del governatore Fed, Jerome Powell mentre tra le trimestrali Usa c’è Broadcom

Tendenza e segnali per i mercati di Wall Street

I mercati americani nella scorsa settimana hanno iniziato a confermare un segnale di fine ribasso  e gli swing in formazione lasciavano presagire ad ulteriori rialzi fino a prova contraria. Ad inizio settimana con un’apertura in gap sono stati segnati i massimi settimanali proiettati e da quel livello è inziato un ribasso.

Alle porte ora ci potrebbe essere un profondo e lacerante sell off verso i minimi mensili proiettati.

In rosso la proiezione dell’anno 2018 su scala settimanale per i mercati americani

In blu il grafico reale alla chiusura del 30 novembre

Tendenza e proiezioni per la settimana di Wall Street del 3 dicembre
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Rialzo  26.000/26.121 24.900/25.250 24.360
Nasdaq C.  Rialzo  7.418/7.545 7.142/7.238 7.000
S&P 500 Rialzo 2.801/2.845 2.698/2.730 2.648

Tendenza e proiezioni indici di Wall Street per il 6 dicembre
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones  Ribasso  25.144/25.298 24.676/24.802 25.780
Nasdaq C. Ribasso  7.178/7.250 6.801/6.903 7.432
S&P 500 Ribasso  2.719/2.741 2.629/2.655 2.787

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