Wall Street: un settore su cui puntare

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Ultimamente Wall Street continua  salire e l’S&P 500 ha superato quota 3mila punti, seppur intraday. Ma a dare una mano è stato per lo più il settore tecnologico. Settore che potrebbe non aver finito di correre.

Il rally dell’S&P 500

Nelle scorse sedute, dopo le rassicurazioni del governatore della Federal Reserve, gli indici di Wall Street, forti di una ripresa praticamente certa degli stimoli, hanno iniziato un rally che li ha portati a toccare nuovi massimi storici. Ovviamente la benzina è stata data dalla Federal Reserve e dalle sui strategie di accomodamento, prima fra tutti quella dei tagli sui tassi di interesse. Ma a sfruttarla al meglio è stato un settore specifico, quello dei tecnologici. Un settore che, con ogni probabilità, potrebbe non aver ancora finito di correre secondo Tony Nash, CEO di Complete Intelligence. Una corsa che continuerà solo se le società come Nvidia e Amazon continueranno ad investire nella ricerca e ad essere competitive come hanno sempre fatto.

I titoli tecnologici

Come infatti sottolinea Nash, non è da considerare tra i parametri di valutazione solo la crescita dei ricavi ma anche l’efficienza raggiunta da alcune di queste aziende. Un esempio? La velocità di elaborazione dei chip da parte di Nvidia (NVDA). Oppure la capacità di Netflix (NFLX) di riuscire a crescere oltre il 450% pur subendo la concorrenza di Disney. In altre parole: produttività ed efficienza. Ma questo sarebbe solo il primo step. Apprendimento automatico ed intelligenza artificiale si possono rivelare utili, ad esempio, anche per le aziende del comparto manifatturiero sotto forma di potenziamento della produzione ed aggiornamento professionale delle risorse umane.

Il caso Apple a Wall Street

Altro nome interessante da monitorare è quello di Apple (AAPL). Il motivo? L’azienda, anche in virtù della guerra commerciale con la Cina, guerra nella quale il gigante di Cupertino è esposto seriamente, ha deciso di virare nella sua strategia. E’ infatti nota la dipendenza di Apple dalla vendita di cellulari (articolo prodotto e venduto in Cina). Per questo motivo i vertici aziendali hanno deciso di spostare il focus sul ramo cloud e servizi, ramo che, stando anche alle cifre dell’ultima trimestrale, promette bene anche per il futuro. Nel secondo trimestre fiscale, infatti, la voce riguardante i servizi ha rappresentato il 20% delle entrate, un livello decisamente in aumento rispetto al 16% del trimestre di un anno fa. In aumento anche i ricavi del segmento arrivati a crescere del 16% anno su anno, contribuendo a compensare parte del calo del 9% del fatturato dell’hardware.

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