Wall Street: il toro non è stanco ma riposa un attimo!

Debolezza anche su Wall Street oltre che in Europa. I mercati statunitensi, infatti, sembrano intenzionati a partire con il segno meno.

La panoramica

Alle 13.40 (ora italiana) i futures dei tre principali indici di mercato, S&P 500, Nasdaq e Dow Jones, scendevano all’unisono dello 0,2% Un calo che coinvolgeva anche il Wti. Il greggio statunitense, infatti, nello stesso momento pagava uno scotto dello 0,8% in passivo. Il valore del barile arrivava quindi a 56,2 dollari mentre il Brent, con un -0,03%, valeva 65,84 dollari. Guardando però a Wall Street, la debolezza evidenziata fa il paio con quanto visto ieri in conclusione di seduta. La piazza azionaria americana vedeva infatti un Dow Jones in calo dello 0,05% e un S&P 500 a -0,11%. Al limite della parità, ma sempre in passivo, il Nasdaq Composite che si fermava con un calo dello 0,02%.

Colloqui Usa-Cina

Intanto trapelano nuove indiscrezioni sul fronte dei colloqui Usa-Cina. Nello specifico si parla di un presidente Usa Donald Trump fortemente intenzionato a raggiungere un accordo commerciale con la Cina. Secondo indiscrezioni di stampa, infatti, il suo scopo sarebbe, tra le altre cose, stimolare un nuovo rally in borsa. Il tycoon avrebbe notato un rialzo dell’azionario in contemporanea con le notizie positive riguardanti il possibile arrivo di un’intesa. Ma stando a quanto rilevato però, dalla maggior parte degli osservatori, resta la preoccupazione che, a prescindere da un accordo o meno, il rallentamento economico mondiale continui. In questa fase, infatti, un’intesa tra le due superpotenze avrebbe il solo vantaggio di diminuire, non risolvere, il problema.

Dati macro

Tra i dati macro è da registrare il report sulle scorte strategiche di petrolio del Dipartimento dell’energia. In agenda anche la pubblicazione dei dati sulle richieste di mutui ipotecari. E ancora: la stima ADP di febbraio e la  bilancia commerciale di dicembre. In serata sarà la volta del Beige Book, ovvero il report a firma Fed che valuta lo stato di salute dei maggiori distretti economici degli usa. Importante sarà anche un intervento di John Williams, presidente della Fed di New York. Sul fronte trimestrali, gli occhi sono puntati sui numeri di Abercrombie & Fitch,American Eagle Outfitters e sui conti di Dollar Tree.

Il ciclo economico più lungo della storia

Il 30 giugno 2018, l’attuale ciclo di espansione economica ha completato il suo nono anno di vita e al 28 febbraio ha una durata di 116 mesi. Secondo il National Bureau of Economic Research (NBER) dal 1854 l’economia statunitense ha registrato 34 cicli in tutto e dal momento che l’era moderna della macroeconomia è iniziata dopo la seconda guerra mondiale ha vissuto 12 cicli in totale. Il tipico ciclo economico completo ha una durata media di 38.7 mesi e dal 1945 mediamente di 58.4 mesi. Solo un ciclo, quello del 1991-2001 (durato 120 mesi), è riuscito a durare più a lungo di quello attualmente in corso.

In base a leading indicator e al Treasury Spread della Fed di Saint Louis, quello attuale dovrebbe diventare il ciclo economico più lungo della storia americana.

Analisi grafica  e previsioni per Wall Street

Siamo in una fascia di lateralità dei prezzi dove il tempo proietta nel giro di qualche settimana un’incisiva fase di assestamento al ribasso fra il 3 ed il 7%.

Le probabilità fra marzo ed aprile sono per una veloce movimento ribassista propedeutico a nuovi rialzi di medio termine fino  a tutto il primo semestre del 2020.

Al momento i segnali sono ancora di continuazione rialzista anche se in alcuni casi continuano  a evidenziarsi delle divergenze negative.

Di sera in sera confermeremo o meno l’uno o l’altro scenario.

Frattale previsionale per il 2019  su scala giornaliera  per i mercati americani

Wall Street: proiezioni dei prezzi settimanali e giornalieri

Approfondimento
Come investire nel mese di marzo?

Finanza e Diritto