Wall Street guarda a Pechino e ai dazi

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Wall Street questa volta ci crede sul serio. L’accordo tra Usa e Cina potrebbe essere molto più vicino di quanto si possa pensare.

La panoramica

La conferma è evidente guardando l’andamento dei futures statunitensi. Alle 13 (ora italiana) infatti, l’indice statunitense vedeva i futures dell’S&P 500 salire dello 0,27%. Questi ultimi erano allineati praticamente sullo stesso livello del Dow Jones, a 0,28%. Sopra tutti ci sono i futures del Nasdaq a 0,44%.

Notizie dall’Asia

Come sempre più spesso accade in questi casi è l’Asia al centro delle attese. Per la precisione, i colloqui tra Washington e Pechino, colloqui che mai come adesso sembrano essere vicini ad un’intesa. Reale. Infatti non solo si parla di accordo ma persino di date e di alcune modalità. Pechino, infatti, sarebbe disposta a dare il via ad alcune riforme, a diversi acquisti di merci statunitensi e allo stop su alcuni dazi. Da parte loro, gli Usa cancellerebbero i 200 miliardi di tariffe. La firma arriverebbe ad un summit previsto per il 27 marzo. Naturalmente voci ed ipotesi, ma ai quali il mercato internazionale crede. E ha creduto anche venerdì.

La chiusura di venerdì

Infatti in chiusura di settimana, Wall Street ha visto una conclusione positiva. Al suono della campanella la piazza azionaria americana ha registrato un Dow Jones in rialzo dello 0,43%. Meglio ha fatto l’S&P 500 a 0,7%. Il Nasdaq ha chiuso addirittura a 0,83% di aumento.

Intanto, però, si moltiplicano le paure politiche. Dopo le recenti dichiarazioni rese dall’ex avvocato Michael Cohen, altre nubi sostano alla Casa Bianca. La commissione Giustizia della Camera statunitense potrebbe essere vicina all’avvio di un’indagine sul presidente Usa Donald Trump.

Trump: torna l’impeachment

L’accusa: intralcio alla giustizia. Una decisione favorita dal fatto che il presidente della commissione, Jerrold Nadler, appartiene al partito democratico, avversario di Trump. Una delle prove citate a carico di Trump, il licenziamento a sorpresa del direttore dell’Fbi James Comey. Era il maggio 2017 e a quel tempo Comey si occupava dei possibili legami tra Trump e rappresentanti russi. In seguito al suo licenziamento le indagini passarono in mano al super procuratore Robert Mueller.

Dati macro

Agenda odierna piuttosto scarna di appuntamenti. L’unico degno di rilievo è quello riguardante le spese per le costruzioni di dicembre. Per quanto riguarda i risultati trimestrali Usa, l’attesa è per i numeri di Saleforce.com del quarto trimestre (esercizio 2018-2019).

Analisi grafica  e previsioni per Wall Street

In chiusura settimanale anche Dow Jones e S&P 500 si portano sopra i massimi del mese di gennaio. Avremmo preferito che tale segnale si verificasse in chiusura del mese di febbraio ma va bene così.

Ora procederemo per step di settimana in settimana fino allo scadere del mese di marzo.

Frattanto sono aumentate le probabilità di una correzione imminente nei prossimi 15 giorni.

Frattale previsionale per il 2019  su scala giornaliera  per i mercati americani

Veniamo al breve termine.

Quali sono i valori che per la giornata di lunedì non dovranno essere superati al ribasso in chiusura di seduta  per mantenere intatta la nostra view?

Dow Jones 25.876

Nasdaq C.  7.485

S&P 500  2.774.

Un cambiamento di rotta verrebbe visto con grande preoccupazione.

Di sera in sera confermeremo o meno l’uno o l’altro scenario.

Wall Street: proiezioni dei prezzi settimanali e giornalieri

Wall Street tendenza e proiezioni settimana del 4 marzo
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Laterale Rialzo   –  –  –
Nasdaq C. Laterale Rialzo   –  –
S&P 500 Laterale Rialzo

Wall Street tendenza e proiezioni giornata del 4 marzo
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Laterale  –   –  –
Nasdaq C. Laterale  –  –
S&P 500 Laterale  –   –

Approfondimento
Mercati europei

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