Wall Street: trend al ribasso. Falso segnale?

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Non solo l’Europa ma anche Wall Street parte debole oggi. Alle 14.15 (ora italiana), infatti, i futures dei maggiori indici a stelle e strisce presentano tutti il segno meno.

I futures made in Usa

Il Nasdaq non va oltre un -0,2%, l’S&P 500 lo imita con un -0,22% e il Dow Jones scende a -0,3%. Da sottolineare un altro elemento: la chiusura della settimana scorsa è stata tutta in retromarcia.

Al suono della campanella, infatti, il Nasdaq Composite ha perso il 2,26% (6.910,67 punti), il Dow Jones ha lasciato sul parterre il 2,02% (24.100,51 punti) mentre l’S&P 500 è arrivato a perdere l’1,91% (2.599,95 punti). Nessuna buona notizia nemmeno per il listino delle medie capitalizzazioni: il Russell 2000 ha chiuso la seduta a -1,53% (1.410,81 punti).

Dati macro e appuntamenti

Tra i pochi dati macro da segnalare: il dato di dicembre dell’indice New York Empire State Manufacturing e il responso dell’indice Nahb, sempre riferito al mese di dicembre. Sul fronte trimestrali sono Oracle e di Red Hat pubblicheranno i report degli ultimi tre mesi. Buone notizie per il petrolio che registra una ripresa. Il Brent sale dello 0,85% arrivando a 60,8 dollari al barile, mentre il Wti arriva a 51,5 dollari ovvero +0,6%.

L’attesa per la Fed

L’attenzione è tutta, ovviamente, per la prossima riunione della Federal Reserve, l’ultima per il 2018. Durante questo appuntamento gli esperti sono propensi a credere che l’organizzazione guidata da Jerome Powell rialzerà per l’ultima volta (la quarta) i tassi di interesse. Per il prossimo futuro, invece, si prevede una strategia di attesa. Con ogni probabilità, visti i dati macro non al massimo, il board preferirà studiare l’andamento dell’economia prima di ricominciare la strada dei rialzi. Sempre che ciò avvenga. Il presidente Usa Donald Trump, infatti, non ha mai fatto mistero della sua avversione per questa strategia di appesantimento del dollaro. Partendo da questo presupposto, però, un eventuale dietrofront della Fed potrebbe essere visto anche come un pericoloso segnale di sottomissione alla Casa Bianca.

Pericolo shutdown

Ma in queste ore a tenere banco è anche la questione riguardante l’ormai famoso shutdown. In questo caso il presidente Trump è stato chiaro: se non ci sarà un accordo tra democratici e repubblicani per liberare i fondi per la costruzione del muro al confine con il Messico, ci sarà lo stop alle attività del governo federale. Deadline fissata a sabato prossimo.

Un accordo che, allo stato attuale delle cose, sembra essere ancora lontano a Capitol Hill. Da un lato, infatti, i democratici hanno rialzato la testa grazie alla riconquistata supremazia alla Camera. Dall’altro, invece, Trump stesso non può permettersi di perdere altro terreno in vista delle presidenziali del 2020.

Tendenza e segnali per i mercati di Wall Street

Il segnale di venerdì è stato di conferma ribassista e a meno che non si tratti di falso segnale o l’inizio di una fase laterale (data la settimana prima del Natale), ora si dovrebbe continuare a  scendere.

Al momento il trend giornaliero, settimanale, mensile è ribassista e finchè non assisteremo ad inversioni almeno giornaliere, si proiettano come segue obiettivi per/entro il mese in corso:

Dow Jones verso 23.700/23.500

Nasdaq C. verso 6.830/6.610

S&P 500 verso 2.550/2,465.

Frattale previsionale su scala settimanale per i mercati americani

In rosso la proiezione dell’anno 2018 su scala settimanale per i mercati americani

In blu il grafico reale alla chiusura del 14  dicembre

Tendenza e proiezioni per la settimana di Wall Street del 17 dicembre
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Ribasso   23.400/24.176  23.321/23.500 24.830
Nasdaq C. Ribasso   –  – 7.200
S&P 500 Ribasso 2.636/2.611 2.524/2.543 2.803

Tendenza e proiezioni indici di Wall Street per il 14 dicembre
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Ribasso  24.206/24.101 23.768/23.745 24.435
Nasdaq C. Ribasso   6.949/6.925  6.841/6.811 7.030
S&P 500 Ribasso  2.616/2.605 2.576/2.583 2.638

Approfondimento

Wall Street: incognite e pericoli per il 2019

Fed e tassi

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