Wall Street si spinge in avanti.
Buone notizie dai colloqui Usa-Cina. Mai come questa volta potrebbero essere ad una svolta. Positiva.
I numeri dei futures Usa
Alle 13.45 (ora italiana) i futures sull’S&P 500 salivano dello 0,40%. In un crescendo rossiniano si vedevano in contemporanea sia un Dow a 0,48% che un Nasdaq a 0,57%. Una risposta d’orgoglio a quanto vista già ieri. Wall Street, infatti, arrivava alla fine delle contrattazioni in territorio negativo. Il Dow Jones scendeva dello 0,4% mentre l’S&P500 lo seguiva a -0,35%. Non diverso il caso del Nasdaq Composite che si fermava a -0,39%.
Incontro Liu He-Trump
Driver della giornata è la conferma dell’incontro tra il vicepresidente cinese Liu He e il presidente Usa Donald Trump. Si tratta della classica ciliegina sulla torta a chiusura dell’ultimo ciclo di colloqui a Washington. Sarebbe perciò la conferma ufficiale di un ottimismo che, a differenza delle altre volta, sarebbe seguito da fatti concreti.
Accordo mai così vicino
Non solo ma notizie non confermate vorrebbero i negoziatori al lavoro su un memorandum d’intesa che costituirebbero la base di un accordo finale. L’accordo (eventuale) riguarderebbe l’agricoltura, le barriere non tariffarie, i servizi, il trasferimento forzato di tecnologia e la proprietà intellettuale. Quindi tutti i tempi essenziali e sensibili che hanno scatenato la guerra dei dazi.
1 marzo in arrivo: e dopo?
Si avvicina, intanto, la scadenza del 1 marzo fissata come deadline (anche se non definitiva) da Stati Uniti. Una scadenza che, superata la quale, porterà all’aumento delle tariffe doganali volute da Washington sull’equivalente di $ 200 miliardi di importazioni cinesi. Numeri alla mano si parla di un aumento dall’attuale livello del 10% al 25%.
Nuove scadenze?
Sempre che non venga raggiunto un accordo (come parrebbe) oppure, altra ipotesi accettata dai mercati, non si posticipi il termine ultimo. Nelle scorse giornate, infatti, il presidente Trump si è detto disposto ad allargare i termini purché questo aiuti a trovare un’intesa di fondo. Intesa che dovrebbe basarsi, secondo quanto detto da Trump, su fatti concreti.
Dati macro
L’agenda statunitense è priva di dati macro di rilievo ma si segnalano comunque alcuni interventi dei rappresentanti Fed. In particolare quello di Richard Clarida, vice presidente Fed e di John Williams numero uno della Fed di New York. Importanti anche quelli di James Bullard, presidente della Fed di St.Louis, di Patrick Harker, (Fed di Philadelphia).
Analisi grafica e previsioni per Wall Street
Il ritracciamento di ieri non ha modificato la tendenza in corso e continuiamo ad un passo per invertire la gamba ribassista iniziata nel mese di ottobre.
La nostra attenzione è posta su chiusura settimanali e poi mensili superiori ai seguenti livelli:
Dow Jones 25.981
Nasdaq C. 7.487
S&P 500 2.800.
Sopra questi livelli dovrebbe partire un bull market di medio periodo.
Frattale previsionale per il 2019 su scala giornaliera per i mercati americani
Veniamo al breve termine.
Riteniamo molto probabile che fra oggi e lunedì si ripartirà al rialzo.
Quali sono i valori che per la giornata di venerdì non dovranno essere superati al ribasso in chiusura di seduta per mantenere intatta la nostra view?
Dow Jones 25.306
Nasdaq C. 7.374
S&P 500 2.731.
Un cambiamento di rotta verrebbe visto con grande preoccupazione.
Di sera in sera confermeremo o meno l’uno o l’altro scenario.
Wall Street: proiezioni dei prezzi settimanali e giornalieri
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Dow Jones | Rialzo | 26.345/26.190 | 25.601/25.411 | 24.995 |
Nasdaq C. | Rialzo | 7.618/7.579 | 7.425/7.377 | 7.285 |
S&P 500 | Rialzo | 2.834/2.818 | 2.756/2.732 | 2.701 |
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Dow Jones | Laterale | – | – | – |
Nasdaq C. | Laterale | – | – | – |
S&P 500 | Laterale | – | – | – |
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