Wall Street: previsioni per i prossimi 20 anni

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Cosa accadrà a Wall Street nei prossimi 20 anni?

Il Bull market di Wall Street è vivo

Recentemente è stato festeggiato il decimo compleanno del mercato toro nato proprio a marzo del 2009. Da quel momento, grazie anche alle numerose iniziative delle banche centrali a sostegno dell’economia mondiale, i mercati finanziari hanno iniziato a correre. Ma, come sempre accade, quando si sale, per forza di cose, si deve anche iniziare a scendere.

Il dilemma è: quando?

La domanda sta circolando da diverso tempo tra gli esperti. Soprattutto visto che, dopo 10 anni, le politiche delle banche centrali sono destinate a venir meno. Rallentamento globale permettendo. Un timore, quello del rallentamento dei mercati, che aveva messo in allarme anche Robert Shiller.

Stando a quanto dichiarato dall’economista, infatti, il pericolo maggiore presente sui mercati Usa era (e resta tuttora) quello della sopravvalutazione del mercato.

Una sopravvalutazione che ha facilitato la diffusione di una forte accondiscendenza verso la continuazione del rialzo. Un atteggiamento che a suo tempo era giustificabile con la presenza dei vari QE ma che adesso, come detto in apertura, non lo è più.

La view di Grantham su Wall Street

Proprio guardando alla situazione attuale Jeremy Grantham, fondatore di Gmo ha iniziato a pensare a quello che potrebbe essere il futuro di Wall Street. Un futuro che, allo stato attuale delle cose, continuerà ad essere positivo. Sebbene non come è stato il recente passato.

Nell’ultimo secolo, numeri alla mano, l’azionario a stelle e strisce ha permesso di avere un ritorno in media del 6%. Un risultato che dal 2014 in poi si è trasformato in 8%. Ottime notizie. Ma solo per chi ha operato finora sui mercati.

Il futuro, infatti, non permetterà di strappare, nel migliore dei casi un 3%. In realtà il range preso in esame da Grantham va dal 2% al 3% per i prossimi 20 anni. E per di più caratterizzato da forte volatilità. Meglio, dunque, orientarsi verso qualcosa di più proficuo.

Chi vincerà?

A vincere sul lungo periodo saranno gli Emergenti. Con loro sarà facile ottenere un rendimento che potrebbe andare dal 6% all’8%. Anche perché i mercati occidentali dovranno guardarsi da numerose incertezze. Prima fra tutte la guerra commerciale che rischia di avere ripercussioni anche in futuro. Non solo ma un’altra spada di Damocle sul lungo periodo è la Brexit che già oggi è uno dei peggiori punti interrogativi. La stessa economia italiana, recentemente, è stata fonte di critiche da parte della Bce che la considera una zavorra per la crescita dell’intera eurozona.

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