Wall Street: occhio ai dati macro

ProiezionidiBorsa

Wall Street ieri ha cercato un rimbalzo: oggi cosa accadrà?

Poco dopo le 13 (ora italiana) i futures degli indici americani viravano tutti in ribasso con un S&P 500 a -0,45%, non molto distante il Dow Jones, a -0,4% e nemmeno il Nasdaq a -0,6%. Negative le prospettive anche sul Russell 2000 a -0,23%. Petrolio ancora in sofferenza con il nervosismo creato dall’attesa, all’Opec per le decisioni della Russia. Risultato: il Brent regge (per ora) quota 60 dollari mentre il Wti scende dello 0,2% con 51,3 dollari al barile.

Fed meno aggressiva? Wall Street rifiata

Ieri, è stata la notizia di un possibile rallentamento del rialzo dei tassi e questo ha dato fiato agli indici azionari. I primi indizi si erano avuti già ieri quando il Dow Jones, dopo aver perso quasi 800 punti è riuscito a recuperarne la quasi totalità arrivando a un passivo di nemmeno 80 punti. Il saldo finale degli indici di ieri, quindi, è stato di un S&P 500 a -0,15% mentre il Nasdaq è salito dello 0,42%.

Il petrolio in attesa della Russia

Continua a preoccupare,  il greggio in continua discesa anche perchè  gli Usa hanno conquistato un nuovo record esportando più petrolio di quanto ne siano riusciti a importare. Restano alti i timori per un nulla di fatto come unico risultato dal vertice Opec. Il taglio previsto (tra 1,2 e 1,4 milioni di barili) potrebbe essere inferiore (1 milione), sempre che Mosca non intervenga per incrementare la sua parte.

L’ultimo Beige Book Fed,aveva evidenziato come l’ottimismo sia diminuito in alcuni distretti a a causa di un aumento delle incertezze sul fronte della guerra commerciale, della crescita futura, del processo di normalizzazione dei tassi e del costo del lavoro.

Dati macro

Ad ogni modo l’attenzione di oggi si concentra sul report riguardante la creazione di nuovi posti di lavoro di novembre (settore non agricolo) e del tasso di disoccupazione.

Questi dati sono  direttamente influenzati dalla questione dazi dal momento che le tariffe doganali potrebbero cominciare a pesare in modo più significativo sulla crescita. Importante anche il dato sulle scorte all’ingrosso e sulla retribuzione media oraria oltre al dato preliminare dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori. In ottica petrolifera particolare attenzione sarà da dare al dato sul numero di trivelle petrolifere attive. In agenda oltre l’intervento di Lael Brainard, membro della Federal Reserve, anche quello di James Bullard, presidente della Federal Reserve di St. Louis.

Tendenza e segnali per i mercati di Wall Street

Ad inizio settimana con un’apertura in gap sono stati segnati i massimi settimanali proiettati e da quel livello è iniziato un ribasso.

Alle porte ora ci potrebbe essere un profondo e lacerante sell off verso i minimi mensili proiettati.

Come si chiuderà la settimana? Verrà confermato questo segnale.

Le probabilità sono molto elevate.

In rosso la proiezione dell’anno 2018 su scala settimanale per i mercati americani

In blu il grafico reale alla chiusura del 30 novembre

Tendenza e proiezioni per la settimana di Wall Street del 3 dicembre
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Rialzo  26.000/26.121 24.900/25.250 24.360
Nasdaq C.  Rialzo  7.418/7.545 7.142/7.238 7.000
S&P 500 Rialzo 2.801/2.845 2.698/2.730 2.648

Tendenza e proiezioni indici di Wall Street per il 7 dicembre
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Laterale  –
Nasdaq C. Laterale  –
S&P 500 Laterale  –

Approfondimento

Come sarà il 2019 dei mercati?

Consigliati per te