Wall Street sui massimi mensili proiettati

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Wall Street pigramente positiva.

Alle 14 (ora italiana) infatti, si andava dal +0,05% dell’S&P 500 allo 0,2% del Dow Jones, passando per il -0,3% del Nasdaq. Ma il trend è quello di un andamento debole. Una situazione ben diversa dalla precedente seduta.

La chiusura di venerdì

Venerdì scorso, invece, c’era stato un rally su tutti i principali listini a stelle e strisce. Il Dow Jones aveva chiuso al 3,3%, l’S&P500 del 3,43%, mentre il Nasdaq addirittura del 4,26%. Intanto il cross EUR/USD è a 1.144465. Notizia del giorno il riavvio dei colloqui tra Usa e Cina ad un livello superiore. Infatti il team statunitense sarà guidato dal vice-rappresentante per il Commercio della Casa Bianca, Jeffrey Gerrish, e dai sottosegretari di Commercio, Agricoltura, Energia e Tesoro.

Le attese di Wall Street  per i colloqui

Un evento che risulta essere carico di aspettative per più di un motivo. Prima di tutto per le tempistiche. Entro il 1 marzo si dovranno mettere nero su bianco impegni che il presidente Usa Donald trump vuole “concreti”. Ma soprattutto per quanto accaduto recentemente sui mercati. Alla luce della recente volatilità, infatti, i risultati visti sui listini internazionali potrebbero spingere le delegazioni dei due paesi ad intensificare gli sforzi per trovare un terreno di comune accordo.

Ancora aperto il fronte politico

Nei giorni, durante il suo discorso di insediamento alla Camera, la neo rieletta speaker Nancy Pelosi ha dichiarato di non escludere l’impeachment per il presidente Trump. Un’eventualità che però, allo stato attuale delle cose, potrebbe non essere di facile attuazione.

Nessuna schiarita sullo shutdown

Il blocco delle attività governative non è stato ancora risolto nonostante il cambio degli equilibri al Congresso. Il 3 gennaio, infatti, la Camera dei deputati è tornata in mano dei democratici. La prima mossa della nuova maggioranza è stata quella di far approvare un bilancio privo dei capitali per la costruzione del muro al confine con il Messico. In realtà i dem hanno dato l’ok solo per 1,3 miliardi di dollari da usare come misure di rafforzamento per la sicurezza al confine. Diversa invece la richiesta di Trump: 5,7 miliardi per nuove barriere fisiche e 800 milioni per urgenze umanitarie. Mancando ogni segnale da parte dei democratici, come gesto di buona volontà, trump ha deciso di cambiare rotta. Invece del muro ha deciso di limitare il tutto ad un cancello di acciaio.

Dati macro a Wall Street

Per quanto riguarda i dati macro sono da segnalare l’aggiornamento sugli ordini alle imprese di novembre. Importante anche il risultato dell’indice ISM servizi per il settore non manifatturiero di dicembre. Guardando alla Fed il focus è sul discorso di Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta.

Analisi grafica e previsioni per gli indici azionari di Wall Street

Il forte rimbalzo di venerdì verrà “bissato” nella giornata odierna oppure assisteremo ad un ritracciamento salutare prima di decidere la direzione dei prossimi giorni?

Segnaliamo che venerdì siamo giunti a ridosso dei massimi mensili proiettati.

L’attenzione è posta sulla scadenza di setup di domani. Da come si uscirà da esso saranno dispiegati effetti per qualche giorno/settimana.

Quali sono i giorni in cui probabilmente si formeranno i minimi/massimi assoluti/relativi del mese?

Le date rllevanti del mese sono 8,10,18, 29/30 gennaio.

Come al solito si procederà per step.

Frattale previsionale per il 2019  su scala giornaliera  per i mercati americani

 

Tendenza e proiezioni per la settimana di Wall Street del 7 gennaio
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Rialzo  23.400/23.580  22.545/22963 22.635
Nasdaq C. Rialzo  6.875/6.935  6.605/6.684 6.454
S&P 500 Rialzo 2.588/2.603 2.489/2.516 2.438

Tendenza e proiezioni indici di Wall Street per il 7 gennaio
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Rialzo  22.890
Nasdaq C. Rialzo  –  – 6.550
S&P 500 Rialzo  –  – 2.471

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