Niente da fare. Torna la pressione al ribasso sui mercati di Wall Street.
La panoramica sui listini Usa
I futures del S&P 500 alle 14 in punto registravano un -0,7%. Peggio arrivavano a fare i futures del Nasdaq a -0,55% e del Dow a -0,65%. Situazione diametralmente opposta, invece, quella di venerdì. La fine della settimana scorsa, infatti, ha visto una conclusione positiva per il Dow Jones e l’S&P500. I due indici a stelle e strisce sono saliti rispettivamente dello 0,75% e dello 0,85%. A vincere su tutti, però, è stato il Nasdaq Composite con il suo +1,29%.
Il petrolio
Pessima anche la situazione del greggio. Il Wti allo stesso momento era fotografato in calo dell’1,66% con una valutazione pari a 52,8 dollari al barile. Negativo anche il responso sul Brent: -1,4% per arrivare a 60,77 dollari al barile. Numeri, quelli del petrolio, che si vanno a sommare agli altri, altrettanto negativi, della chiusura di venerdì scorso. Quotazioni in calo, infatti, si sono viste per l’oro nero anche nell’ultima seduta di Wall Street quando il Wti è arrivato a prezzare il livello di 53,52 dollari, pari allo 0,32%.
In tutto questo il cambio euro/sterlina arriva a 0,8662. Ed è proprio la sterlina che viene vista in apprezzamento per le prospettive di una risoluzione in positivo delle tante, annose questioni riguardanti la Brexit. I mercati, dunque, rimangono ottimisti anche in vista i una bocciatura del piano B del governo di Theresa May.
Shutdown seconda parte
Notizie in arrivo anche per quanto riguarda le ormai note tensioni politiche tra il presidente e i rappresentanti della Camera capitanati dalla speaker Nancy Pelosi. Il famoso shutdown che ha fermato gran parte degli uffici amministrativi per oltre 35 giorni, potrebbe infatti ripetersi a presto. Secondo quanto dichiarato alla stampa dallo stesso presidente Usa Donald Trump, ci sarebbero meno del 50% di possibilità di raggiungere un accordo tra le parti. Il che fa sospettare che un nuovo stop alle attività potrebbe essere una realtà che si potrebbe effettivamente verificare.
I dati macro
Tra i dati macro sulle borse americane si guarda ad un aggiornamento dell’indice Cfnai di dicembre. Interessante anche l’indice dell’attività nazionale Fed Chicago di ottobre e l’Indice manifatturiero Fed Dallas di novembre. Sul fronte degli interventi dei rappresentanti della Fed, l’unico di rilievo riguarda Loretta Mester, presidente della Fed di Cleveland.
Importanti ancora i report sulle trimestrali Usa. Sotto la lente di ingrandimento i numeri del quarto trimestre 2018 di Caterpillar e Whirlpool.
Analisi grafica e previsioni giornaliere e settimanali per i mercati americani
Dopo il peggior dicembre dal 1930 il rimbalzo si è fatto sentir e di non poco. Non possiamo ancora dire che il pericolo di ulteriori ribassi sia scampato, ma siamo ottimisti e di non poco.
Frattale previsionale per il 2019 su scala giornaliera per i mercati americani
Calcolo dei setup
Le prossime date rilevanti del mese sono 29/30 gennaio.
Per la settimana che inizia proiettiamo tendenza rialzista ed attendiamo un primo ritracciamento per poi lasciare spazio a rialzi anche forti fino alla chiusura della settimana.
Quali sono i valori che per la giornata di lunedì non dovranno essere violati al ribasso per mantenere intatta la nostra view?
Dow Jones 24.420
Nasdaq C. 7.028
S&P 500 2.625
Di sera in sera confermeremo o meno l’uno o l’altro scenario.
Proiezioni dei prezzi settimanali e giornalieri
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Dow Jones | Rialzo | 25.601/25.336 | 24.750/24.543 | 24.240 |
Nasdaq C. | Rialzo | 7.322/7.241 | 7.083/7.000 | 6.885 |
S&P 500 | Rialzo | 2.747/2.718 | 2.651/2.620 | 2.569 |
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Dow Jones | Laterale | |||
Nasdaq C. | Laterale | |||
S&P 500 | Laterale |