Wall Street: i target delle banche d’affari

Dove sarà Wall Street fra 12 mesi?

Su Wall Street, oggi, è tornato l’ottimismo. Ma quali sono i prossimi target da qui a 12 mesi?

Wall Street: le minacce sono per lo più esterne

Tante le minacce che, finora, hanno aleggiato su Wall Street. Il paradosso resta quello di un’economia a stelle e strisce che è la migliore a livello mondiale. Una disoccupazione ai minimi storici e un PIl che, sebbene in calo, continua comunque ad essere migliore dei singoli paesi dell’eurozona.

Le minacce, dunque, sono esterne.

La prova? Le previsioni di Citi

Secondo quanto esaminato dagli esperti di Citi, infatti, i profitti del primo trimestre delle banche statunitensi potrebbero essere i migliori di tutto l’anno. JP Morgan e Wells Fargo hanno registrato profitti e ricavi trimestrali che hanno superato le aspettative degli analisti. Non sono riuscite a centrare i target, invece, Goldman Sachs e Citigroup mentre buone notizie sono arrivate per Bank of America.

Per lei, infatti, si parla di un utile netto a 7,3 miliardi di dollari, ben oltre i 6,9 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2018.

A questo punto, però, l’unico rischio per Ronit Ghose, responsabile globale delle ricerche bancarie presso Citi resta la Fed e la sua volontà di non alzare i tassi per il 2019.

S&P 500: le previsioni di Credit Suisse

Ma a quanto pare questo non spaventa gli analisti di Credit Suisse che per l’S&P 500 vedono un aumento del 20% per il 2019. Guardando ai target di fine anno, infatti, i 2.925 punti inizialmente previsti sono stati trasformati in 3.025.

Il motivo?

Un mix di fattori e non ultima proprio  la Fed con i suoi toni concilianti. Ma a questo si deve aggiungere anche il ritorno dell’ottimismo sull’evoluzione dei colloqui tra Usa e Cina per la soluzione della questione dazi. Inoltre i timori di una recessione si sono notevolmente affievoliti da quando, a fine 2018, Wall Street dovette registrare l peggior dicembre dai tempi della Grande Depressione.

I timori vengono meno

Il che  ha permesso agli spread di calmarsi e alle azioni di salire. Ma a venire meno sono anche le paure per una guerra commerciale tra Washington e Bruxelles. Sebbene Trump in passato abbia affermato che l’Europa è “probabilmente altrettanto pericolosa della Cina” quando si tratta di scambi commerciali, le minacce statunitensi e le vendette del Vecchio Continente si dovrebbero limitare solo alle parole. La pensano così gli esperti di UBS, aggiungendo che una guerra commerciale tra Usa e Ue ha una “bassa probabilità” di verificarsi.

Approfondimento

I target dei mercati per i prossimi  mesi  a cura di ProiezionidiBorsa

 

Consigliati per te