Panico! I mercati azionari europei continuano a scendere e a mostrare forte debolezza, mentre Wall Street continua a reggere gli urti di brevissimo e a contenere i ribassi. Chi ha ragione? Difficile da capire in un contesto come quello attuale, dove non contano più i fondamentali, quanto le notizie che arrivano dall’Ucraina.
C’è da ricordare che questa correzione è iniziata intorno al 25 gennaio per altri motivi. Ovvero perché si iniziava a scontare alcuni rialzi dei tassi di interesse nei prossimi mesi, in seguito alla salita dell’inflazione delle settimane precedenti.
Procediamo per gradi.
I prezzi di chiusura della giornata di contrattazione degli indici americani del 3 marzo sono stati i seguenti:
Dow Jones
33.794,67
Nasdaq C.
13.526,56
S&P 500
4.363,50.
Wall Street continua a reggere gli urti e a mantenere il trend di brevissimo al rialzo
Dow Jones
Tendenza rialzista di brevissimo fino a quando non si assisterà a una chiusura giornaliera inferiore a 33.379. Rialzi duraturi solo con una chiusura settimanale superiore a 34.096.
Nasdaq C.
Tendenza ribassista di brevissimo fino a quando non si assisterà a una chiusura giornaliera superiore a 13.778. Rialzi duraturi solo con una chiusura settimanale superiore a 13.697.
S&P 500
Tendenza rialzista di brevissimo fino a quando non si assisterà a una chiusura giornaliera inferiore a 4.322. Rialzi duraturi solo con una chiusura settimanale superiore a 4.386.
I listini per il brevissimo sono contrastati e oggi potrebbe essere il giorno che potrebbe allineare le tendenze fra di essi. Siamo all’inzio di un movimento direzionale? In che verso? Le tendenze settimanali sono al ribasso e quindi le probabilità sono per una continuazione della crisi. Vedremo poi cosa accadrà.
Posizione di trading multidays in corso
Short sul Nasdaq dal 2 marzo. Flat sugli altri due listini analizzati.
Per Google il ribasso non è ancora finito. Dove è diretta?
Il titolo (NASDAQ:GOOGL) ha chiuso l’ultima giornata di contrattazione al prezzo di 2.677,99 in ribasso dello 0,50% rispetto alla seduta precedente. Da inizio anno, ha segnato il minimo a 2.490 e il massimo a 3.030,93.
La strategia di investimento
Fino a quando non si assisterà a una chiusura settimanale superiore a 2.706 i prezzi potrebbero continuare a scendere in poco tempo verso l’area di 2.490 e poi 2.193.
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