Wall Street continua a guardare all’inflazione frattanto schizza General Motors ma è da preferire Ford

Ford

Continua il tam tam sull’inflazione ed oramai ogni dato viene visto e studiato in questi termini ed ieri dopo il rapporto Adb sull’occupazione, i listini americani  hanno girato al ribasso. La ripresa economica viene vista come un importante indicatore di inflazione in aumento. Frattanto, i dati semestrali di General Motors migliori delle attese fanno salire di oltre il 6% il titolo. Stessa sorte per la rivale Ford Motor (NYSE:F). Chi preferire fra le due case automobilistiche?

Entriamo nel vivo del nostro argomento: Wall Street continua a guardare all’inflazione frattanto schizza General Motors ma è da preferire Ford.

Procediamo per gradi.

I livelli da monitorare per la seduta di contrattazione odierna sono i seguenti:

Dow Jones

Tendenza rialzista in corso. Inversione ribassista solo con una chiusura giornaliera inferiore a 34.270.

Nasdaq C. 

Tendenza ribassista in corso. Inversione rialzista solo con una chiusura giornaliera superiore a 13.684.

S&P 500

Tendenza ribassista in corso. Inversione rialzista solo con una chiusura giornaliera superiore a 4.204,39.

Al momento le probabilità che possa iniziare un ritracciamento duraturo sono ancora molto basse anche se da oggi, date le ultime chiusure di contrattazione, il livello di allerta verrà alzato. Da oggi in poi sono giornate decisive per capire cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni.

Wall Street continua a guardare all’inflazione frattanto schizza General Motors ma è da preferire Ford

Ecco le nostre stime di fair value sui titoli in questione:

Ford Motor a 21 dollari per azione. Ultimo prezzo a 15,99= sottovalutazione.

General Motors a  43 dollari per azione. Ultimo prezzo a 63,46= sopravvalutazione.

Il titolo  Ford Motor da inizio anno, ha segnato il minimo a 8,43 ed il massimo a 16,06. Dal punto di vista grafico, la tendenza di breve, medio e lungo termine è rialzista e quindi fino a quando non si assisterà a chiusure giornaliere e poi settimanali inferiori ai 12,80 sono possibili ulteriori rialzi verso area  20 nei prossimi 12 mesi. Supporto  di breve termine a 14,12.

Come al solito si procederà per step.

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