Per Wall Street l’ultima seduta del 2019 si è chiusa in positivo, ma potrebbe essere solo un fuoco di paglia.
I futures
Guardando i futures, infatti, il segno meno è presente ovunque. Alle 13.50 (ora italiana) il Dow era a -1,2%, così come anche l’S&P 500. Le cose andavano peggio per il Nasdaq in crollo a -1,85%. Differente, invece, la chiusura del 2018 Il Dow Jones al suono della campanella era arrivato a 1,15% mentre il più ampio indice S&P 500 a 0,85%. leggermente inferiore il risultato del Nasdaq Composite a 0,77%.
Il 2018 in numeri
Ma i numeri condannano l’intero 2018, difficile soprattutto nella sua ultima parte. Per il quarto trimestre, infatti l’S & P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente il 13,97% e il 17,5%. Si tratta delle peggiori performance trimestrali dal quarto trimestre del 2008. Nemmeno il Dow può festeggiare. In questo caso si parla del peggior risultato dal primo trimestre del 2009. Tradotto in numeri: -12%.
Un anno da dimenticare?
A zavorrare il 2018, come facilmente prevedibile, è stato dicembre. Gli ultimi 30 giorni dello scorso anno si sono chiusi con un calo dell’8,7%. Per il Dow e l’S&P 500 è stato il peggior dicembre dal 1931. Rallentamento economico globale, politica finanziaria troppo rigida da parte della Federal Reserve e tensioni commerciali tra Usa e Cina i principali fattori che hanno compromesso i mercati. Per quanto riguarda l’economia mondiale, una prima conferma si è avuta dall’ultimo dato pubblicato in ordine di tempo. Nello specifico si tratta delle previsioni Nada, l’associazione dei concessionari degli Stati Uniti, che vedono le immatricolazioni negli Stati Uniti in flessione. Tradotto in numeri, si parla di un calo di 16,8 milioni di unità.
In attesa del rally
Ma a dare manforte ai timori, anche la guerra dei dazi tra Washington e Pechino. In particolar modo la minaccia di un’escalation della guerra tariffaria ha raffreddato la fiducia delle imprese statunitensi. ed è per questo motivo che un eventuale rally sulle piazze statunitensi non arriverà prima della fine del primo trimestre 2019. Sarà solo allora che si avrà la certezza di una fine o meno delle ostilità.
Le parole di Trump
Certezza che finora non sono state in grado di infondere nemmeno le parole del presidente Usa Donald Trump. Stando a quanto da lui dichiarato, infatti, ci sarebbero stati grandi progressi nei colloqui. ma i trionfalismi dell’inquilino della Casa Bianca sono ormai noti ai mercati che preferiscono attendere i fatti.
I dati macro
Per quanto riguarda i dati macro si segnala in primis l’indice settimanale Redbook riguardante le vendite al dettaglio nelle maggiori catene americane. Importante anche il dato finale del PMI manifatturiero di dicembre.
Tendenza e segnali per i mercati di Wall Street
Nonostante il tentativo di rimbalzo degli ultimi giorni, la struttura dei mercati rimane ribassista sul giornaliero, settimanale. Per questo motivo attendiamo ulteriori ribassi nei prossimi giorni.
Frattale previsionale su scala settimanale per i mercati americani
In rosso la proiezione dell’anno 2018 su scala settimanale per i mercati americani
In blu il grafico reale alla chiusura del 28 dicembre
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Dow Jones | Rialzo | 24.099/24.278 | 22.545/22.981 | 21.700 |
Nasdaq C. | Rialzo | 6.875/6.999 | 6.424/6.559 | 6.182 |
S&P 500 | Rialzo | 2.598/2.621 | 2.420/2.472 | 2.602 |
strumento | tendenza | area di massimo | area di minimo | punto di inversione |
---|---|---|---|---|
Dow Jones | Laterale | – | – | – |
Nasdaq C. | Laterale | – | – | – |
S&P 500 | Laterale | – | – | – |
Approfondimento
Proiezioni delle borse americane per il mese di gennaio