Wall Street ancora sotto pressione

ProiezionidiBorsa

Quello che si avvia ad essere il peggior dicembre per Wall Street dal 1931 ad oggi vede preannunciarsi un’altra giornata no. Almeno a giudicare dai futures.

La situazione sui futures dei mercati americani

Alle 13.45 (ora italiana) il futures sul S&P 500 vede un calo dello 0,6% il Dow Jones arriva a -0,5 e quelli sul Nasdaq a -0,7%. Forte è stato il crollo che ha registrato Wall Street già da ieri. In quel caso il Dow Jones ha chiuso a -1,58%, l’S&P500 è arrivato a perdere addirittura -1,99% e il Nasdaq a -1,63%. Ma nella scorsa seduta la zavorra era rappresentata dalle fresche dichiarazioni del governatore della Fed Jerome Powell.

Il caso Fed

In quell’occasione, infatti, il numero uno della banca centrale Usa aveva contraddetto le speranze dei mercati in più di un senso. Prima di tutto aveva aumentato il tasso di interesse sul dollaro dello 0,25%. In realtà la mossa era ampiamente prevista ma le pressioni fatte dal presidente Usa Donald Trump avevano fatto sperare in una pausa anzitempo. Che non c’è stata. Quello che però ha peggiorato le cose è stata la previsione per il prossimo anno.

Le delusioni del mercato

Al primo posto un calo sulle proiezioni della ricchezza prodotta dalla nazione (Pil a 2,3% invece che 2,5%). Quindi un’inattesa, e per molti inspiegabile, conferma dei prossimi rialzi sul biglietto verde. Per la precisione due. Sicuri. A tutto questo si sommano anche le incertezze politiche interne.

Nuovo terremoto politico

Di oggi le dimissioni del segretario alla Difesa, Jim Mattis. Il famoso “cane pazzo” ha dato il suo addio dopo la conferma del ritiro delle truppe Usa dalla Siria. Ritiro ordinato direttamente da Trump senza che Mattis ne fosse a conoscenza.  Da qui le dimissioni.

Shutdown a  Wall Street

C’è poi la questione shutdown. Dopo un ripensamento, ora il presidente è deciso a non firmare nessuna legge di bilancio a meno che non contenga i fondi per la costruzione del muro con il Messico. Purtroppo, però, quella approvata al Senato non contiene alcun riferimento al progetto. Non solo, ma il 3 gennaio la composizione del Congresso cambierà.

Il nuovo Congresso

In quell’occasione, infatti, con gli eletti dopo le elezioni di midterm, la Camera sarà a maggioranza democratica mentre il Senato si è rafforzato in mano ai repubblicani. Con maggiori problemi per quanto riguarda l’approvazione delle varie riforme che rischiano di restare bloccate nella diatriba tra i due partiti.

Calendario macro dei mercati americani

Per quanto riguarda i dati macro, l’appuntamento più atteso è quello riguardante il dato finale del PIL del terzo trimestre. Attenzione alta anche per il dato preliminare degli ordini di beni durevoli di novembre e per quello finale della fiducia Michigan di dicembre. In arrivo anche i numeri riguardanti i redditi personali di novembre, le spese per i consumi e l’indice PCE core.

Tendenza e segnali per i mercati di Wall Street

L’anno si appresta a chiudere sui minimi? Probabilmente! La tendenza continua ad essere ribassista ed al momento non vi sono cenni di inversione.

Frattale previsionale su scala settimanale per i mercati americani

In rosso la proiezione dell’anno 2018 su scala settimanale per i mercati americani

In blu il grafico reale alla chiusura del 14  dicembre

Tendenza e proiezioni per la settimana di Wall Street del 17 dicembre
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Ribasso   24.400/24.176  23.321/23.500 24.830
Nasdaq C. Ribasso   –  – 7.200
S&P 500 Ribasso 2.636/2.611 2.524/2.543 2.803

Tendenza e proiezioni indici di Wall Street per il 21 dicembre
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Dow Jones Ribasso 22.801/22.957 22.195/22.304 23.284
Nasdaq C. Ribasso 6.501/6.556 6.318/6.359 6.668
S&P 500 Ribasso 2.459/2.477 2.387/2.394 2.511

Approfondimento

Mercati e 2019

Consigliati per te