Volete un’alternativa all’oro? Provate le valute emergenti

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Volete un’alternativa all’oro? Provate le valute emergenti. Nella normalità delle cose, oro e valute dei mercati emergenti hanno una correlazione generalmente positiva. Cosa vuol dire? Che su di un qualsiasi grafico il loro andamento è tendenzialmente simile. Questo fatto, come detto, è la normalità. Ma dalla fine di maggio non è più così. Dalla fine di maggio l’oro ha iniziato a correre. Mentre il valore delle valute emergenti è rimasto abbastanza al palo. E, con esso, quello delle obbligazioni in valuta locale. Obbligazioni emesse dai Paesi emergenti nella propria valuta, ovviamente.

Questo è un tipico caso in cui l’investitore esperto attende un fenomeno particolare. Fenomeno che va sotto il nome di ritorno alla media (mean reversion in inglese). Che cosa vuol dire? Che l’ampliamento del differenziale tra le due asset class (uno spread, anche in questo caso), è storicamente destinato a ridursi. Questo in quanto di solito è più stretto. Proprio per la stretta correlazione sopra evidenziata. I guadagni, ovviamente, possono essere significativi. E ci sono tre modi per farli.

Volete un’alternativa all’oro? Provate le valute emergenti

Il primo è investire sul ribasso ulteriore dell’oro. Il secondo è farlo sul rialzo delle valute, e dei titoli obbligazionari, emergenti. Il terzo è fare le due cose contemporaneamente. Facendo una specie di quello che in gergo tecnico si chiama carry trade. Il potenziale guadagno è significativo. Soprattutto se al contemporaneo ribasso del metallo giallo si accoppiasse la risalita dei corso delle valute emergenti.

C’è anche una quarta strategia da mettere in piedi, se si volesse. Cioè andare corti sul dollaro. Perché l’oro è anch’esso un bene rifugio come il dollaro. Ma è alternativo al biglietto verde. E tende a performare meglio nelle attuali condizioni finanziarie. Cioè espansione monetaria e tassi di interesse reali negativi. Investire in valute deboli, poi, è chiaramente anticiclico rispetto alla valuta forte per eccellenza. Cioè il dollaro.

Il debito emergente

Pensateci. Le economie emergenti sono spesso fortemente indebitate. Ma perché? Perché emettono debito in dollari. Quando il dollaro si indebolisce, per loro è manna dal cielo. Possono emettere più debito in dollari. Così facendo si finanziano a minor costo. Inoltre, la maggior parte dei Paesi emergenti sono esportatori. E non di servizi. ma materie prime. Tutte quotate in dollari. E quando il biglietto verde si indebolisce, i conti di un Pese emergente migliorano. Infine, col dollaro che vale meno, la rotazione degli investimenti si sposta verso le economie emergenti. Che forniscono, in media, certamente più rendimenti di un decennale USA. Che attualmente paga lo 0,7%. Mentre il debito emergente paga in media il 3,5%.

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