Volatilità estrema sui mercati ma il ribasso non è finito

Volatilità estrema sui mercati

Volatilità estrema sui mercati. Da Wall Street a Piazza Affari. Qualche minuto prima delle 14, infatti, il Ftse Mib scendeva di 1,9% peggiorando poco più di un’ora e mezza dopo, a -2,3%. Intanto lo spread, cioè il differenziale di rendimento tra Bund tedeschi e Btp italiani, ondeggia sui 166 punti, mentre il rendimento del titolo di stato a 10 anni, confermava l’1% di rendimento.

Il resto del Vecchio Continente

Sotto pressione anche il resto delle Borse europee. Infatti, sempre al giro di boa della mattinata, il Ftse 100 di Londra perdeva l’1,65% come il Dax di Francoforte mentre il Cac 40 di Parigi era a -1,73%.

Wall Street

Volatilità anche su Wall Street. Non più tardi di ieri, infatti, i tre principali listini registravano un nuovo record sul rialzo, tutti oltre il 4%. Oggi, invece, i futures sull’S&P500 arrivavano a 1,75% come il Nasdaq, mentre il Dow era a -1,64%.

Le ultime raccomandazioni a Piazza Affari

Tra le ultime raccomandazioni a Piazza Affari sono da segnalare i rating buy di Banca Imi su Banco Bpm con target price di 2,80 euro, Eni (target a 14 euro), Exor e, tra gli altri, anche Prysmian a 23,20 euro. Tra gli outperform di Mediobanca ci sono invece Exor con obiettivo di 86 euro e Telecom Italia (0,79 euro).

Le ultime raccomandazioni a Wall Street

Tra le ultime raccomandazioni a Wall Street è da segnalare l’avvio di una copertura Buy su Johnson & Johnson da parte di Citigroup con un target di $ 163. Taglio invece per Moderna Inc. la società che ha recentemente annunciato di essere vicina al possibile vaccino contro il coronavirus. Merrill Lynch ha declassato il titolo a Neutral dal precedente Buy. Promozione, invece, per Snap Inc. che nella lista di MKM Partners passa da Neutral a Buy con target di $ 19.

Gli eventi più importanti attesi nel calendario economico

Tra gli appuntamenti macro di oggi ci sono i dati statunitensi su produttività (1,2% in aumento rispetto a -0,2% della precedente rilevazione) e il costo unitario del lavoro (a 0,9% in calo sul precedente dato di 2,5%) del quarto trimestre, gli ordini all’industria di gennaio e i dati settimanali su richieste sussidi di disoccupazione (216mila). Per domani, invece, occhio alle vendite al dettaglio di gennaio in Italia. Per la Germania, invece, ci saranno gli ordini all’industria di gennaio. Washington invece conoscerà i numeri della sua bilancia commerciale (gennaio), le scorte e le vendite all’ingrosso anche se il numero clou sarà rappresentato dalla variazione degli occupati e il tasso di disoccupazione di febbraio.

Agli orari prefissati si può consultare il calendario economico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati.

Volatilità estrema sui mercati ma il ribasso non è finito

Dalla giornata di lunedì 2 marzo, i mercati stanno tentando un rimbalzo ma al momento non si è formata alcuna inversione  che potremmo definire duratura.

Fino a quando non si formerà questo swing, la posizione da mantenere è la seguente: Short di breve termine  e Long di lungo termine.

Solitamente ribassi così forti finiscono con 2/3 giornate di panico del tipo “si salvi chi può”. Al momento quindi non si escludono giornate di ulteriori forti ribassi.

Come regolarsi e quali sono i livelli da monitorare?

Il ribasso continuerà fino a lunedì almeno se le chiusure di contrattazione del 6 marzo  non saranno superiori a:

S&P 500 Future

3.137

Dax Future

12.269

Eurostoxx Future

3.447

Ftse Mib Future

22.400

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